Il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato il Piano di Risanamento dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino (AERCA) con DACR n. 172 del 09/02/2005, in connessione con l’Intesa istituzionale sottoscritta tra la stessa Regione, la Provincia di Ancona ed i Comuni con il territorio in tutto o in parte ricompreso in tale area. Si tratta della conclusione del percorso avviato nel 2000 con la dichiarazione dell’area di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino ad elevato rischio di crisi ambientale con deliberazione amministrativa del Consiglio Regionale (DACR) n. 305 del 1 marzo 2000, ed è proseguito con la promulgazione della Legge Regionale 6 Aprile 2004 n. 6 “Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”
. Il Piano rappresenta un sistema coerente di azioni, destinate ad un’area delimitata e complessa, strutturate su un arco temporale che supera l’orizzonte strettamente necessario a rimediare alle condizioni di emergenza, ed è il fulcro sul quale si è innestata un’attività permanente di gestione integrata delle trasformazioni territoriali, capace di attivare un’effettiva concertazione istituzionale, di stimolare la collaborazione con gli operatori e di ricondurre a sintesi la strumentazione (di piano e di programma, tematica e generale, locale e sovralocale) incidente sul territorio, sull'ambiente e sullo sviluppo economico e sociale. Esso non contempla divieti e né contiene parametri analitici da rispettare, ma individua 15 obiettivi di sostenibilità ambientale da perseguire finalizzati a mitigare le criticità con specifiche linee d’azione ed interventi.
Il Piano di Risanamento dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino (AERCA) della durata di 10 anni ha cessato di essere vigente nel 2015.
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data ultima modifica della pagina 23/06/2020