Sono 19 per un valore di 83,8 milioni i nuovi interventi inseriti nel Piano delle opere del commissario, affidati tramite l’Accordo Quadro per l’individuazione delle imprese e l’aggiudicazione dei lavori per la messa in sicurezza e la mitigazione del rischio lungo le aste fluviali del Misa e del Nevola nei Comuni colpiti dall'alluvione del settembre 2022. Tutti i progetti hanno ricevuto il vaglio della Conferenze dei Servizi preliminari, il parere favorevole da parte dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale e sono mirati alla riduzione del rischio idrogeologico e infrastrutturale e al ripristino delle infrastrutture essenziali nei Comuni colpiti, con l’obiettivo di salvaguardare la pubblica e privata incolumità e ripristinare le condizioni di sicurezza e funzionalità del territorio.
“Abbiamo una responsabilità nei confronti dei cittadini coinvolti - ha dichiarato il presidente della Regione e Commissario all'emergenza alluvione, Francesco Acquaroli - e posso affermare che, in due anni, se consideriamo che i fondi sono stati erogati nel marzo del 2023, è stato compiuto un lavoro straordinario in termini di interventi sui territori, ristori a famiglie e imprese, pulizia dei fiumi e messa a terra di opere attese da tanti anni su quei territori già fragili. Oggi, l'avvio di ulteriori cantieri per oltre 83 milioni di euro segna una ulteriore svolta significativa. Sono risposte concrete che ci auguriamo possano consentire a questi territori di vivere con maggiore serenità in futuro. Puntiamo a massimizzare la mitigazione del rischio di eventi meteorologici eccezionali, ma sappiamo che servono anche interventi di manutenzione ordinaria. Per questo, la giunta regionale destina sette milioni di euro annui a queste opere, una cifra mai vista prima, con ulteriori fondi dal Ministero dell'Ambiente e dalla programmazione europea. La scelta di utilizzare il metodo dell’Accordo quadro è stata di fondamentale importanza poiché ha consentito di accelerare i tempi e fornire risposte nel minor tempo possibile nell'interesse dell'intera comunità marchigiana. Desidero ringraziare la struttura commissariale e la Protezione civile che, lavorando a stretto contatto con enti locali, tecnici, associazioni di categoria, imprese e università, è riuscita a individuare le soluzioni migliori in tempi così brevi, nonostante le difficoltà burocratiche. Si tratta di un'enorme mole di lavoro per una struttura che non esisteva precedentemente e che è stata creata in itinere per far fronte all'emergenza”.