Cultura

La volontà di indagare più a fondo la personalità di Claudio Ridolfi (1570-1644), veronese di nascita ma marchigiano di adozione e di valorizzare le raffinate opere da lui realizzate nell’area centrale delle Marche, motiva l’organizzazione di una mostra, di un convegno e la redazione di un catalogo. Quando il pittore lascia la sua patria e raggiunge le Marche, la sua formazione è già in parte compiuta, ma la frequentazione con il mondo urbinate lascia un segno indelebile nella sua arte. Simbolo ed insieme conclusione di quella lunga tradizione artistica che ha legato per secoli le Marche ed il Veneto, Ridolfi nel periodo della sua lunga permanenza a Corinaldo non si limita alla sola esecuzione di ben remunerate commesse, ma riesce ad operare una felice sintesi di elementi linguistici e stilistici di diversa natura. Nel catalogo sia i saggi, che delineano il profilo dell’artista e ne illustrano l’attività pittorica, che le numerose immagini contribuiscono a tracciare un affascinate percorso fra pale d’altare dal brillante colorismo veneto e la serena religiosità legata al quotidiano.