Cultura

I Taccuini manoscritti di Giovanni Morelli, 
a cura di J. Anderson, Regione Marche-Federico Motta Editore 2000


Il progetto “Marche Disperse” destinato ad individuare, analizzare, trascrivere e studiare quel ricco apparato di documenti e fonti inedite, indispensabile a collocare entro una corretta prospettiva storica il complesso fenomeno del depauperamento del patrimonio artistico marchigiano, vede in questa pubblicazione un autorevole esordio. Il volume, che nella trascrizione critica, postillata e opportunamente aggiornato nei suoi apparati critici, documenta la situazione artistica alle soglie dell’Unità d’Italia, quando le soppressioni da una parte e la scarsa consapevolezza del valore delle opere d’arte possedute dall’altra, hanno esposto il nostro patrimonio artistico a rischi di ogni sorta, costituisce anche un modello metodologico capace di restituire a un vasto pubblico di studiosi e cultori d’arte uno strumento agile di lettura e consultazione. Dalle pagine manoscritte dei Taccuini di Giovanni Morelli (oggi di proprietà privata), stilati con quella vivacità ed immediatezza propria degli strumenti di studio, libera cioè da condizionamenti strutturali e linguistici, affiora tutta la sua profonda conoscenza dell’arte italiana, la sua versatilità ed acutezza intellettuale, il suo rigore metodologico ed il processo logico che ne sta alla base. Integrano i testi un ricco apparato fotografico ed un altrettanto prezioso apparato di indici e concordanze che consentono, con ampiezza di indicazioni e di rimandi, di “navigare” fra le pagine dell’edizione, dagli autori ai luoghi, dalle opere ai contesti, dal testo alle immagini, in un viaggio aperto a sempre nuove sollecitazioni.


Marina Massa