La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, un regime italiano del valore di 1,1 miliardi di € per sostenere l'occupazione giovanile e femminile. Il programma, che contribuisce agli obiettivi della politica sociale e occupazionale dell'UE, è parzialmente finanziato dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+).
Il regime italiano
L'Italia ha notificato alla Commissione un regime che prevede due misure principali:
- Giovani sotto i 35 anni che non hanno mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
- Donne residenti nel Mezzogiorno che non hanno avuto un impiego stabile negli ultimi 6 mesi.
Queste misure fanno parte di un piano più ampio per promuovere l'occupazione, sostenendo i gruppi di lavoratori più vulnerabili, caratterizzati da livelli di disoccupazione superiori alla media.
Il regime affronta in particolare il problema della disoccupazione femminile nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione è significativamente più elevato rispetto al resto d'Italia e alla media dell'UE.
Nell'ambito del regime, i datori di lavoro che assumono giovani o donne con un contratto a tempo indeterminato saranno esentati dal pagamento dei contributi previdenziali obbligatori. L'importo massimo di aiuto è di 650 € al mese per lavoratore e di 500 € per i giovani al di fuori del Mezzogiorno.
L'Italia stima che questo regime porterà alla creazione di oltre 180.000 contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Valutazione della Commissione
La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, in particolare dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), e ha concluso che:
- Il regime è necessario e adeguato per promuovere un'occupazione stabile per i lavoratori con difficoltà di inserimento o permanenza nel mercato del lavoro.
- L'aiuto è proporzionato, limitato a quanto strettamente necessario per coprire circa il 30% dei costi salariali del datore di lavoro.
- Sono previste garanzie contro gli abusi, come il licenziamento di dipendenti esistenti per ricevere il sostegno o la riduzione artificiale dei costi del lavoro.
- Le misure non provocano distorsioni della concorrenza, essendo limitate nel tempo e aperte a tutti i settori economici.
Su queste basi, la Commissione ha approvato il regime italiano in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.
Contesto
La comunicazione del 2009 sugli aiuti a favore dei lavoratori svantaggiati fornisce orientamenti sulla valutazione della compatibilità delle misure destinate a questi gruppi, in base all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE.
La versione non riservata della decisione sarà disponibile sotto il numero SA.114799 nel registro degli aiuti di Stato del sito web della Commissione dedicato alla concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato vengono pubblicate nel Competition Weekly e-News.
Fonte: https://italy.representation.ec.europa.eu
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