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Patto di Servizio Personalizzato (PSP) Patto per il Lavoro

È un accordo tra il Centro per l’Impiego e la persona, con il quale entrambi assumono reciproci impegni e definiscono le modalità di erogazione e di utilizzo di alcuni servizi. Lo scopo è favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, migliorare il livello di occupabilità del lavoratore e, conseguentemente, contrastarne la disoccupazione.

 

Allo scopo di confermare lo stato di disoccupazione, il quale ha inizio dalla data della DID, i soggetti privi di lavoro o con lavoro sotto-soglia (pari o inferiore ad € 8.145, in caso di lavoro dipendente, ed € 4.800, in caso di lavoro autonomo), devono contattare il Centro per l’Impiego per la profilazione e per la stipula del Patto, nei tempi e nei termini previsti dalla norma di riferimento (D.Lgs. 150/15 art. 20 e DM 4/18 art. 4).

 

Sulla base delle informazioni fornite dagli utenti in sede di registrazione, agli stessi sarà assegnata una profilazione allo scopo di valutarne il livello di occupabilità. Si tratta di una procedura automatizzata di elaborazione di alcuni dati che indica la "distanza" fra le conoscenze/competenze della persona e quanto richiesto dal mondo del lavoro.

Durante il colloquio finalizzato alla stipula del Patto, l’operatore raccoglie anche informazioni di tipo qualitativo tese ad esplorare aspetti legati ai bisogni e alle condizioni personali. A valle di tale tipologia di profilazione (qualitativa), può evidenziarsi un profilo di fragilità e/o difficoltà di inserimento lavorativo che può rendere necessario un approfondimento ed un supporto di operatori che si occupano di servizi specialistici (es. Collocamento mirato).