PIANO REGIONALE PER IL CONTROLLO CON FINALITÀ ERADICATIVA DELLA NUTRIA (Myocastor coypus)
2019-2024

 

OBIETTIVO DEL PIANO

La Nutria, come tutti i roditori, dispone di un elevato tasso riproduttivo che si manifesta con parti numerosi
e distribuiti nel corso dell'intera annualità, fatti salvi i mesi più rigidi alle latitudini più elevate. Possiede
una buona capacità dispersiva soprattutto in presenza di un fitto reticolo idrografico naturale e/o artificiale.
Inoltre l'indole criptica e crepuscolare propria della specie determina una sostanziale differenza tra la
densità reale del roditore e quella percepita.


Considerato l'incremento della popolazione e valutati gli adempimenti previsti dalla normativa si ritiene
necessario procedere con l'adozione di un piano di controllo della Nutria con finalità eradicativa o che
comunque determini una densità prossima allo zero ed un contenimento spazi al e utile al raggiungimenti
degli obiettivi prefissati nel rispetto delle indicazioni del Piano di gestione nazionale.

 

DANNI E IMPATTO DELLA PRESENZA DELLA NUTRIA

 

  • Impatto sulle biocenosi

La nutria è un erbivoro generalista che può alimentarsi con una grande varietà di materiali vegetali di diverse specie di cui preleva le foglie, steli e radici. In genere seleziona le parti di piante con il più alto valore nutritivo, scavando o cercando in acqua radici e tuberi ricchi di energia e lasciando spesso la maggior parte della pianta non consumata.

Il sovrapascolamento attuato dalle nutrie che si nutrono delle parti sia epigee che ipogee delle piante, provoca un deterioramento qualitativo degli ambienti umidi che rappresentano un biotopo di grande valore ecologico (Ninfee Nymphaea spp., Canna di palude Phragmites spp., Tifa Typha spp., ecc.).

La nutria sembra avere un impatto negativo anche sulla fauna. È stato riscontrato come in alcuni casi ci sia un vero e proprio impatto negativo soprattutto su alcune specie ornitiche tipiche di ambiente acquatico (es. Folaga Fulica atra, Gallinella d' acqua Gallinula chloropus, Germano reale Anas platyrhynchos ecc.) in quanto le nutrie utilizzano i nidi galleggianti in acqua come piattaforme per il riposo, salendovi sopra e affondandoli o rompendo le uova (Bertolino et al., 2011; Angelici et al. , 2012

 

 

  • Danni alle produzioni agricole

La Nutria è un roditore a dieta essenzialmente erbivora e generalista che comprende diverse essenze vegetali naturali e coltivate. La mole corporea non indifferente necessita esigenze alimentari elevate che per un soggetto adulto si aggirano su valori di 1,2 -2,5 chilogrammi di alimento fresco al giorno.

Lo spettro trofico può comprendere una frazione più o meno importante di piante coltivate. Bisogna infatti considerare come le piante coltivate siano generalmente più ricche di elementi nutritivi rispetto a quelle naturali e quindi più appetite a parità di densità popolati ve. Inoltre esse risultano più concentrate nello spazio, per cui anche sotto il profilo del bilancio energetico il loro utilizzo appare più vantaggioso rispetto a quello delle piante spontanee. Tuttavia, l'utilizzo di colture è condizionato dalla distanza delle colture stesse dai corsi d'acqua e dalla presenza di fonti alimentari naturali.

Se disponibile, la nutria si alimenta sulla vegetazione acquatica e delle rive, evitando di allontanarsi per raggiungere aree coltivate (Borgnia et al., 2000; D'Adamo et al., 2000). Al contrario, se la vegetazione naturale è assente, gli animali possono muoversi lontano dall'acqua e avere un impatto sulle colture (Corriale et al., 2006).

 

  • Rischi idraulici
    La preferenza per l'ambiente acquatico propria della specie, unita alla consuetudine di scavare gallerie e tane ipogee con sviluppo lineare anche di diversi metri, può rappresentare un rischio per la tenuta delle arginature di corsi d'acqua naturali, di canali di irrigazione e di scolo e bacini artificiali, in particolare in occasione di piene. La tana viene ricavata nelle sponde con escavazione diretta di un tunnel di vari metri, con camere terminali per il riposo e alcune uscite secondarie. In particolare sulle arginature fuori terra di corsi d'acqua e canali la presenza di tane di Nutria può contribuire ad innalzare il pericolo di rotta idraulica soprattutto se, come già accennato, associato alla contestuale presenza di tane e gallerie scavate da altri mammiferi ad abitudini fossorie creando cunicoli, talora passanti, nel corpo arginale. Tuttavia di norma le tane di Nutria sono scavate in prossimità del pelo d'acqua interno o esterno all'argine (fosso di gronda) interessando il profilo basale della sponda arginale.

 

DOCUMENTO INTEGRALE PIANO PER IL CONTROLLO DELLA NUTRIA