Le problematiche che hanno origine dalla costante espansione e considerevole presenza di alcune specie di animali selvatici particolarmente plastiche ed adattabili anche ad ambienti con bassi valori di naturalità o addirittura degradati, determinano l’esigenza di adottare mirate misure di gestione faunistica ed ambientale.
L’incremento demografico di specie predatrici opportuniste come la Cornacchia grigia e la Gazza, sembra correlato all'effetto sinergico di diversi fattori quali il proliferare di discariche di rifiuti a cielo aperto, l'inurbamento (Fraissinet e Milone 1985; Londei e Maffioli, 1989) ed il diffondersi di un assetto agricolo a monocoltura, con disposizione locale e temporanea di enormi quantità di cibo aumentando così la disponibilità trofica.
OBIETTIVI DEL PIANO QUINQUENNALE DI CONTROLLO DEI CORVIDI
- contenimento dei danni causati dai Corvidi alle produzioni agro-forestali, colture orticole apieno campo e produzioni frutticole;
- contenimento della pressione predatoria a carico della piccola fauna stanziale (Fagiano, Lepre, Starna, Coturnice);
- gestione omogenea dell’attività di controllo su tutto il territorio regionale, ad esclusione delle aree protette di cui alla L. 394/91;
- verifica dei risultati ottenuti attraverso il monitoraggio costante degli interventipro grammati.
PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLE POPOLAZIONI DI CORVIDI (Corvus cornix, Pica pica)
DELIBERA VOLPI CORVIDI
DGR modifica 1536 corvidievolpi - ver 2 id
ALLEGATO 1 DGR modifica 1536 corvidi e volpi