Sociale

Pari Opportunità

La parità dei sessi è da tempo un obiettivo di primaria importanza a livello europeo. Fin dagli anni ’70, varie direttive hanno gettato le basi per la parità di trattamento e le pari opportunità in Europa; tuttavia, nonostante l’esistenza di ampi interventi legislativi, la parità dei generi deve essere ancora raggiunta. Anche se le donne sono la maggioranza degli studenti universitari e dei laureati in quasi tutti i paesi, ancora oggi guadagnano meno e fanno meno carriera degli uomini. Osservando l’istruzione e la formazione, le differenze di genere persistono sia nella scelta che negli esiti dei corsi di studio. Tale tema non può  affrontato solo a livello normativo, ma anche culturale, tramite azioni mirate a scardinare  progressivamente gli stereotipi di genere.

La Commissione Europea ha lanciato la strategia 'Europa 2020' per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Istruzione e formazione sono parte fondamentale e integrante di questo progetto: infatti, due dei cinque obiettivi guida di Europa 2020 sono legati all’istruzione: nel 2020 gli abbandoni precoci della scuola non dovrebbero raggiungere il 10 %, il 40 % dei giovani dovrebbe avere conseguito una qualifica di istruzione superiore o un diploma equivalente. 

La sfida è grande, ed è necessario essere consapevoli che non ci sono scorciatoie, che bisogna mantenere gli obiettivi della IV Conferenza mondiale di  Pechino 1995 presenti e vivi di fronte a noi, partendo dal contrasto della violenza e delle discriminazioni contro le donne e dal rilancio dell'occupazione femminile. 

 Vivi gli obiettivi della Convenzione del Consiglio d’Europa redatta a  Istanbul l’11 maggio 2011 che rappresenta un momento storico nel contrasto alla violenza di genere. La Convenzione assume come azione istituzionale il contrasto ad ogni forma di violenza, fisica e psicologica sulle donne, dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali e l'impegno a tutti i livelli sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e sostenendo la reale parità tra i sessi, rinforzando l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne. In Italia la Convenzione è Legge dello stato il 19/06/2013 ed è in vigore dal 01/08/2014 ed impegna fortemente le pubbliche autorità a qualsiasi livello, nella protezione delle donne vittime di violenza.

Notevole è anche  l’importanza  del tema della responsabilizzazione degli uomini nel cammino verso l'eguaglianza di genere e la pienezza di diritti per le donne. “La violenza e la disuguaglianza di genere non sono solo problemi del mondo femminile, ma anche di quello maschile”, “Non ci riguarda solamente perché noi tutti abbiamo madri, mogli, figlie e sorelle, ma soprattutto perché si tratta di diritti umani”  affermazioni di Farhan Akhtar, attore, regista e cantante indiano.


 

Principi fondamentali
Parità di trattamento in materia di occupazione, impiego, formazione e accesso a beni e servizi
  • Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego
  • Direttiva 2004/113/CE del Consiglio del 13 dicembre 2004, che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura
  • Direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 settembre 2002, che modifica la direttiva 76/207/CEE del Consiglio relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro
  • Direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro
  • Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 1997, sulla Comunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996, relativa al "Codice di condotta concernente l'applicazione della parità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore"
  • Comunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996, relativa al "Codice di condotta concernente l'applicazione della parità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore"
  • Raccomandazione 92/131/CEE della Commissione del 27 novembre 1991, sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro
  • Risoluzione del Consiglio del 29 maggio 1990 sulla tutela della dignità degli uomini e delle donne nel mondo del lavoro
  • Raccomandazione 87/567/CEE della Commissione del 24 novembre 1987, sulla formazione professionale delle donne
Azioni positive e processi decisionali
  • Consiglio d'Europa, Raccomandazione n. 3 del Comitato dei Ministri agli Stati membri del 12 marzo 2003, sulla partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini ai processi decisionali politici e pubblici 
  • Raccomandazione 96/694/CE del Consiglio del 2 dicembre 1996, riguardante la partecipazione delle donne e degli uomini al processo decisionale 
  • Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio del 5 ottobre 1995, concernente l'immagine dell'uomo e della donna nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione
  • Risoluzione del Consiglio del 27 marzo 1995, riguardante la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale 
  • Raccomandazione 84/635/CEE del Consiglio del 13 dicembre 1984, sulla promozione di azioni positive a favore delle donne

Tutela della maternità, congedi parentali e lavoro a tempo parziale
  • Risoluzione del Consiglio e dei Ministri incaricati dell'occupazione e della politica sociale riuniti in sede di consiglio del 29 giugno 2000, concernente la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini all'attività professionale e alla vita familiare 
  • Direttiva 97/81/CEE del Consiglio del 15 dicembre 1997, relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall'UNICE, dal CEEP e dalla CES 
  • Direttiva 96/34/CE del Consiglio del 3 giugno 1996, concernente l'accordo quadro sul congedo parentale concluso dal UNICE, dal CEEP e dalla CES 
  • Direttiva 92/85/CEE del Consiglio del 19 ottobre 1992, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento 
  • Direttiva 86/613/CEE del Consiglio dell'11 dicembre 1986, concernente l'applicazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma, ivi comprese le attività nel settore agricolo, e relativa altresì alla tutela della maternità

Parità di trattamento in materia di sicurezza sociale
  • Direttiva 96/97/CE del Consiglio del 20 dicembre 1996, che modifica la direttiva 86/378/CEE relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel regimi professionali di sicurezza sociale 
  • Direttiva 86/378/CEE del Consiglio del 24 luglio 1986, relativa all'attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel settore dei regimi professionali di sicurezza sociale 
  • Direttiva 79/7/CEE del Consiglio del 19 dicembre 1978, relativa alla graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale
 
Molestie, violenze sessuali e altre forme di discriminazioni
  • Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica 
  • Direttiva 97/80/CE del Consiglio del 15 dicembre 1997, riguardante l'onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso 
  • Dichiarazione del Consiglio del 19 dicembre 1991, relativa all'applicazione della Raccomandazione della Commissione sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini nel mondo del lavoro, compreso il Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali


Costituzione della Repubblica Italiana

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Violenza contro le donne

  • Legge Delega n. 183/2014(Jobs Act): Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
  • Legge 15 ottobre 2013, n. 119, disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile e di commissariamento delle province. 
  • Legge 27 giugno 2013, n. 77, Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011.
  • L. 23 aprile 2009, n. 38, Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonche' in tema di atti persecutori
  • Legge 4 aprile 2001, n. 154, "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari"


Immigrazione e cittadinanza


IMMIGRAZIONE
  • D.lgs 25 luglio 1998, n. 286,"Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"
  • L. 28 febbraio 1990, n. 39,” Norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi già presenti nel territorio dello Stato”. 

CITTADINANZA



Tratta di esseri umani

  • D.lgs 4 marzo 2014, n. 24, "Attuazione della direttiva 2011/36/UE, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime
  • Legge 11 agosto 2003, n.228, "Misure contro la tratta di persone", artt.12 e 13
  • D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, art. 18, "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"
  • Legge 20 febbraio 1958, n. 75, "Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui"
  • Codice penale:
    • art. 600 (Riduzione e mantenimento in schiavitù o in servitù)
    • art. 601 (Tratta di persone)
    • art. 602 (Acquisto o alienazione di schiavi)
    • art. 604 (Fatto commesso all'estero)


Mutilazioni Genitali Femminili


Diritto di famiglia

LEGGE REGIONALE 11 febbraio 2015, n. 2 (art.1 comma 2 lett. B, comma 3 lett. I e L)
Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 36 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017 della Regione. Legge finanziaria 2015” e alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 37 “Bilancio di previsione per l’anno 2015 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2015/2017

LEGGE REGIONALE 01 dicembre 2014, n. 32
Sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia

LEGGE REGIONALE 23 luglio 2012, n. 23
Integrazione delle politiche di pari opportunità di genere nella Regione. Modifiche alla Legge regionale 5 agosto 1996, n. 34 “Norme per le nomine e designazioni di spettanza della Regione” e alla Legge regionale 11 novembre 2008, n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne”.

LEGGE REGIONALE 11 febbraio 2010, n. 8
Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere

LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32
Interventi contro la violenza sulle donne

LEGGE STATUTARIA 08 marzo 2005, n. 1 (Art.3 comma 2) Statuto della Regione Marche
La Regione valorizza la differenza di genere in ogni campo ed attività operando al fine di  accesso a donne e uomini alle cariche elettive e negli enti, negli organi e in tutti gli incarichi di nomina del Consiglio e della Giunta.

REGOLAMENTO REGIONALE 8 marzo 2004, n. 1
Disciplina in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e    semiresidenziale.

LEGGE REGIONALE 15 ottobre 2001, n. 20 ( art. 24 bis)
Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione.

LEGGE REGIONALE 6 novembre 2002, n. 20 ( art.3 comma 3 lettera D)
Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale

LEGGE REGIONALE 13 novembre 2001, n. 27
Interventi per il coordinamento dei tempi delle città e la promozione dell'uso del tempo per fini di solidarietà sociale.

LEGGE REGIONALE 18 aprile 1986, n. 9
Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna.

LEGGE REGIONALE 16 gennaio 1985, n. 2
Esercizio delle funzioni in materia di consultori familiari.

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA’
    www.pariopportunita.gov.it

REGIONE MARCHE
Sito: www.regione.marche.it

CONSIGLIO REGIONALE
Sito: www.consiglio.marche.it

OSSERVATORIO REGIONALE POLITICHE SOCIALI
Sito: http://orps.regione.marche.it/Attivita/Ricerche.aspx


PROVINCIA DI ANCONA
Sito: www.provincia.ancona.it

PROVINCIA DI PESARO E URBINO
Portale "La Provincia delle Donne"    www.laprovinciadelledonne.it

PROVINCIA DI MACERATA
Sito: www.provincia.mc.it

PROVINCIA DI FERMO
Sito: www.provincia.fermo.it

PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
Sito: www.provincia.ap.it

DIFFERENZA DONNA
Ass. di donne contro la violenza - Roma    www.differenzadonna.it

CASA DELLE DONNE
Centro Anti Violenza - Bologna
www.casadonne.it

IOTUNOIVOI
Donne Insieme Centro Anti Violenza - Udine    
www.iotunoivoi.it

ARTEMISIA
Centro Anti Violenza - Firenze    
www.artemisiacentroantiviolenza.it

WEB AL FEMMINILE

  www.webalfemminile.it

CONSIGLIERA DI PARITA'
Servizio Consigliera di parità


Indirizzi utili:
Associazioni femminili nelle Marche: Associazioni Femminili AN.doc
                                                Associazioni Femminili MC.doc
                                                Associazioni Femminili PU.doc
                                                Associazioni Femminili AP e FM.doc
Consultori familiari nelle MarcheCONSULTORI FAMILIARI NELLE MARCHE.pdf

1522

numero telefonico gratuito dedicato al supporto, alla protezione e all'assistenza delle donne vittime di maltrattamenti e violenza

 

 


 

L'auto mutuo soccorso contro la violenza alle donne


L'evento formativo  'sull'auto mutuo aiuto contro la violenza sulle donne'  che si terrà in Piazza Mazzini 34, Macerata, mira attraverso la testimonianza di esperti in Giurisprudenza, Facilitatori di gruppo, esperti del Centro antiviolenza, a diffondere la cultura di genere per prevenire la violenza sulle donne

Iscrizioni entro il 15 Maggio Tramite E-mail:info@amamacerata.it oppure cell. 3498264230

Agli iscritti verrà rilasciato un attestato di partecipazione

programma dell'evento


Violenza alle donne - Facciamo il punto

L'evento si terrà il giorno 07 aprile 2017 al Salone delle Feste Teatro delle Muse di Ancona dalle 8:30 alle 17:00.

Click per l'Iscrizione gratuita obbligatoria entro il 4 aprile

Programma dell'evento



Il Forum delle Donne di Ancona per l'8 marzo 2017 " Giornata Internazionale della Donna", organizza

il  seguente programma di attività.


La Commissione Pari Opportunità del Comune di P.S.Elpidio  per la  imminente "GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA" propone le seguenti iniziative:

L'8 Marzo a Pesaro e Urbino



14 FEBBRAIO 2017 LA POLIZIA DI STATO CONTRO LE VIOLENZE SULLE DONNE

 
“Se ti offende, se ti zittisce, se ti controlla, se ti fa del male fisico, se minaccia la tua libertà, anche economica…..questo non è amore!” E’ lo slogan scelto dalla Polizia di Stato per il nuovo progetto contro la violenza sulle donne. 
Un’iniziativa che domani pomeriggio si concretizzerà anche ad Ancona con la presenza in piazza Roma di un camper della Polizia dove gli agenti altamente specializzati della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Denunce e dell’Ufficio Sanitario della Questura saranno disponibili dalle ore 14.00 alle ore 20.00 ad accogliere la cittadinanza, soprattutto le donne, per dare consigli, raccogliere segnalazioni, denunce in merito al reato di violenza di genere. 
“La Polizia di Stato decide di scendere in piazza per dare un aiuto a chi vuole denunciare le violenze che subisce o semplicemente per parlare con persone esperte, per ricevere un consiglio, per liberarsi dai “lacci” della violenza. Domani saremo noi poliziotti ad andare in strada per avvicinarci ulteriormente alle donne che spesso, per paura o per vergogna non varcano le soglie della Questura” – così il Questore Oreste Capocasa ha voluto ricordare l’appuntamento per domani, una data non scelta a caso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ma il 14 febbraio, una data che festeggia l’amore, quello vero!
Il progetto nasce per dare coraggio ed essere vicino a chi denuncia per combattere il fenomeno della violenza contro le donne e i maltrattamenti in famiglia.
Gli agenti impegnati in questa iniziativa distribuiranno anche dei volantini scritti in tutte le lingue.
La flessione negli ultimi due anni dei delitti tipici (dai femminicidi, alle violenze sessuali, dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori) non ferma l’impegno di prevenzione: non solo perché il numero assoluto delle vittime continua ad essere inaccettabile, ma perché l’esperienza di polizia e delle associazioni da tanti anni impegnate su questi temi mostra l’esistenza di un “sommerso” che troppo spesso non si traduce in denuncia. Un quotidiano fatto di attenzioni morbose, di comportamenti aggressivi e intimidatori che vengono letti come espressione di un amore appassionato e di una gelosia innocua, anche da madri, sorelle e amiche, ma che è spesso il triste copione di un crescendo di violenza che si alimenta con l’isolamento.Ogni tre giorni e mezzo avviene in media l’omicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano 23 atti persecutori, 28 maltrattamenti, 16 episodi di percosse, 9 di violenze sessuali.

Questi più in dettaglio i dati di tutte le forze di polizia: 

-           gli omicidi di donne in ambito familiare sono stati 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016;
-           gli atti persecutori (circa il 76% in danno delle donne) 12.446 nel 2014, 11.758 nel 2015, 11.400 nel 2016;
-           i maltrattamenti in famiglia (circa l’81% in danno delle donne) 13.261 nel 2014, 12.890 nel 2015, 12.829 nel 2016; 
-           le percosse (circa il 46% in danno delle donne)  15.285 nel 2014, 15.249 nel 2015, 13.146 nel 2016;
-           le violenze sessuali (oltre il 90% in danno delle donne) 4257 nel 2014, 4000 nel 2015, 3759 nel 2016.

 
 Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dell’ammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari e al carcere per i casi più gravi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione in cui la Polizia di Stato è impegnata, non solo nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, ma a fare da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.
In questa prospettiva si muove l’adozione dall’inizio dell’anno del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure d’Italia. Procedura che consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare. Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, consentono di tracciare situazioni di disagio con l’obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all’arresto nei casi di violenza reiterate.  
Ispettore S. SUPS Tiziana Maccari 
Squadra Mobile della Questura di Ancona 
0712288542

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La Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche ed il Laboratorio Culturale O.N.L.U.S. Ancona, hanno il piacere di invitare la S.V. all'evento organizzato per il 10 marzo 2017 alla ore 17 presso il Museo Omero di Ancona, dal titolo “STORIE DI DONNE MARCHIGIANE - IL CAMMINO VERSO LA PARITA' ”.

programma


Venerdì 10 febbraio ore 21 Teatro della Fortuna

L'AMORE RUBATO
Proiezione del film al Teatro della Fortuna, in anteprima nazionale ed in collaborazione con il Comune di Fano Assessorato Cultura e Turismo. Biglietti gratuiti, riserva subito il tuo posto.

Al film seguirà un dibattito al quale parteciperanno rappresentanti delle forze dell’ordine, referenti del centro provinciale antiviolenza “Parla con Noi” e il regista del film Irish Braschi. L’obiettivo è fornire elementi utili a contrastare qualsiasi forma di violenza, perché spesso il primo complice è proprio il silenzio o, ancora peggio, l’indifferenza di fronte a determinate situazioni.  
 Se c’è violenza di qualsiasi genere, fisica, verbale o morale, non c’è amore. Si leva alto da Fano il grido contro la violenza e gli abusi sulle donne: a sensibilizzare in maniera forte e convinta la cittadinanza è la Banca di Credito Cooperativo di Fano che per il prossimo 10 febbraio alle 21, nella cornice del Teatro della Fortuna, ha organizzato la proiezione gratuita e aperta alla città (previa prenotazione tramite sito), del film-denuncia “L’Amore rubato” (Anthos produzioni, Rai Cinema, ICCREA Banca, con il sostegno del Mibact), liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini e diretto dal regista Irish Braschi. Eccezionale anche il cast che, tra gli altri, vede grandi nomi del cinema come Elena Sofia Ricci, Gabriella Pession, Massimo Poggio, Alessandro Preziosi, Antonello Fassari, Stefania Rocca.

In caso di impossibilità a partecipare dopo aver riservato il proprio biglietto, si prega gentilmente di informare gli organizzatori con una email all'indirizzo ufficiosoci@fano.bcc.it così da liberare il posto e permettere ad altri di partecipare.


ONE BILLION RISING 2017
      per dire
BASTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE E LE BAMBINE
Domenica 12 febbraio 2017 ore 17,00
Pesaro, piazza del Popolo

ONE BILLION RISING 2017 programma dell'evento


Lui contro Lei - La violenza nelle relazioni intime

Sabato 28 Gennaio 2017 ore 16.30 -  Auditorium Palazzo Montani Antaldi - Pesaro



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Violenza sulle donne raccontata e illustrata dalle donne 

Sabato 21 Gennaio 2017 presso Piccola Galleria Comunale, via Branca 5, Pesaro


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Rapporto 2016 violenza di genere - In data 29 novembre 2016 l’Assemblea legislativa ha dedicato parte della seduta alla disamina del Rapporto 2016 sul fenomeno della violenza di genere nelle Marche (dati al 31.12.2015), come disposto dalla legge regionale n.32/2008 ad oggetto Interventi contro la violenza sulle donne.

Il Rapporto è stato curato dall’ Osservatorio regionale politiche sociali in collaborazione con le operatrici dei cinque Centri antiviolenza, la PF Pari Opportunità e la PF Sistemi informativi e telematici, poiché dal 2014 è stata definita congiuntamente una scheda informatizzata all’interno di un web-service predisposto dalla struttura regionale. Scarica il documento (pdf.)

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Progetto “Maternità come opportunità” (2014-2016) – riunione del Tavolo per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Giovedì  01 dicembre 2016 si è riunito il Tavolo istituito con il Protocollo d’Intesa 2014 per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui fanno parte rappresentanti istituzionali (Anci e Upi), sindacali (Cgil, Cisl, Uil) e datoriali (Confapi, Confesercenti, Cgia,  Cna, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confindustria).
Nell’incontro, convocato dall’Assessora alle pari opportunità, sono stati illustrati i risultati del Progetto regionale, finanziato con risorse rese disponibili dal Dipartimento nazionale Pari opportunità e concluso a metà 2016, che ha visto sostenuti 13 progetti presentati da 41 imprese che hanno promosso e realizzato interventi di flessibilità organizzativa del personale, di facilitazione dei tempi di lavori con quelli della vita privata e di miglioramento organizzativo in un’ottica di concilizione “family friendly”. Tale Progetto ha coinvolto 326 persone, di cui 259 (79%) donne e 67 (21%) uomini, insieme a ben 413 bambini tra 0  e 10 anni beneficiari.
Di seguito è possibile scaricare il file che illustra sinteticamente il Progetto presentato dalla Responsabile della PF pari opportunità, referente per la Regione Marche, in occasione di uno specifico “Focus Group” promosso dal Dipartimento nazionale Pari Opportunità lo scorso 22 giugno. Il prossimo 14 dicembre la Regione Marche è stata invitata al Convegno “Tempi di vita e di lavoro: un equilibrio possibile”, organizzato dallo stesso Dipartimento, in cui verranno presentati i dati di monitoraggio quali-quantitativo delle due Intese di Conciliazione 2010 e 2012.

Slides progetto "Maternità"

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Bando di ammissione al corso propedeutico all'occupazione di donne nel settore turistico: prorogata la scadenza al 13 dicembre 2016 per la presentazione delle domande. Scarica il bando.

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25 NOVEMBRE 2016

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE