News

venerdì 24 marzo 2023  03:44 

“Un momento importante di ascolto e di confronto che stiamo portando avanti sul territorio delle Marche, per illustrare i servizi di politica attiva del lavoro anche attraverso interventi formativi di aggiornamento e riqualificazione, necessari per il mondo dell’imprenditoria”. Così l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, questa mattina nella sede del Centro per l’Impiego di San Benedetto del Tronto, accompagnato dai dirigenti regionali Mauro Terzoni e Roberta Maestri, ha spiegato gli esiti del primo anno di attuazione del Programma GOL nonché le opportunità per le imprese e per i disoccupati che saranno finanziate con il nuovo POR FSE + 2021/2027.

“Oggi il mondo dell’imprenditoria diffusa – ha sottolineato l’assessore – ha bisogno di determinate figure preparate e noi dobbiamo capire l’esigenza dell’impresa e avviare le migliori politiche attive per creare occupazione. Sappiamo che ultimamente abbiamo messo i Centri per l’Impiego sotto stress, dovuto alle attività correlate alle garanzie occupazionali lavoro e legate all’utilizzo delle risorse finanziarie messe in campo dal Pnrr. Occorre sicuramente conoscere tutte le aspettative delle persone che cercano lavoro, comprendere le loro capacità e competenze e metterle a confronto con le esigenze reali dei territori al fine di poter realizzare i corsi di formazione, in particolare i corsi a occupazione garantita e quelli di formazione duale. Le risorse movimentate dalle Marche ammontano a 90milioni di euro per varie misure di sostegno all’inserimento nel mercato del lavoro come incentivi all’autoimprenditorialità, alle assunzioni e stabilizzazioni, tirocini, borse lavoro e di ricerca e supporto alle imprese durante l’emergenza Covid”.

Terzoni e Maestri hanno focalizzato analiticamente la questione illustrando le politiche del lavoro operative in questa fase. Nei prossimi anni ci saranno maggiori risorse rispetto al vecchio periodo di programmazione. Circa il 50% in più che possono permettere di effettuare molti più interventi attraverso l’analisi dei bisogni formativi e occupazionali. Occorre, però, che l’approccio operativo sia quello di snellire i processi, programmare gli interventi e offrire nuovo impulso alla programmazione attraverso linee operative e piani triennali e pluriennali. Fondamentale è il valore nella concertazione con le parti sociali che diventa una necessità.

Durante l’incontro si è parlato del programma Gol (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), un’azione che prevede di riformulare tutto il sistema delle politiche attive del lavoro. La finalità del programma è quella di ridisegnare i servizi per il lavoro per migliorare l'inserimento lavorativo delle persone, offrendo percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro e innalzando le competenze attraverso percorsi di riqualificazione o aggiornamento professionale. Il programma comprende un'offerta di servizi integrati basati su una cooperazione tra i servizi pubblici e privati, con percorsi di accompagnamento al lavoro, di aggiornamento o riqualificazione professionale, e percorsi in collaborazione con gli altri servizi territoriali nel caso di bisogni complessi, quali quelli di persone con disabilità o con fragilità.

Quanto al POR FSE+ 2021- 2027, i fondi dedicati alle politiche attive del lavoro, molte delle quali saranno operative nei prossimi mesi ammontano nel complesso a circa 85 milioni di euro: di questi la massima parte (quasi 58 milioni di euro) sono destinati a interventi dedicati ai disoccupati, giovani e meno giovani, e alle donne con il sostegno alla creazione di impresa, start up innovative da parte di giovani laureati, borse lavoro, borse di ricerca e tematiche, tirocini, Interventi family friendly nelle imprese, mentre la parte restante di 16 milioni di euro verrà rivolta ad azioni di sistema per la modernizzazione dei servizi per il lavoro, incluso il potenziamento dell’Osservatorio del MdL. A questi si aggiungeranno le risorse del POC FSE + 2021/2027 per incentivi alle assunzioni e stabilizzazioni e per il microcredito.