Sicurezza cibernetica, fascicolo digitale dell’edificio e nuovi sistemi di interoperabilità tra banche dati per rendere più veloci i processi autorizzativi e rispetto della normativa sulla privacy. Sono gli importati interventi che la Regione Marche si appresta ad attuare sulle infrastrutture digitali, relativi a una misura del Pnc Sisma. Complessivamente sarà impiegata una mole di risorse di oltre 17 milioni. In materia di “cyber security”, alle Marche vengono destinati 4.709.989 euro, mentre per la misura relativa ai “beni e servizi” l’importo è di 9.559.000 euro e per la misura “Fascicolo dell’edificio” di 3.223.333 euro.
“E’ un intervento ambizioso e innovativo che stiamo realizzando – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli- con l’obiettivo finale di snellire le procedure per gli edifici da ricostruire, mantenendo nel contempo criteri di sicurezza. Un doveroso connubio che vogliamo conciliare in termini di digitalizzazione avanzata e, grazie alle competenze della struttura regionale e dell’Ufficio Ricostruzione che lavorano in sinergia, si potrà compiere un ulteriore passo avanti nella direzione della ricostruzione veloce. “
“Sono step fondamentali – afferma con soddisfazione l’assessore alla Digitalizzazione, Andrea Antonini - per aumentare il grado di trasparenza, inclusività, sicurezza e accessibilità di una serie di servizi per i comuni colpiti dal sisma, che puntano alla completa digitalizzazione di alcuni processi. I documenti digitalizzati prodotti saranno conservati nel Polo di conservazione Marche Digip.”
E’ il frutto di una collaborazione positiva tra il settore Transizione Digitale della Regione Marche e l’USR per ideare e predisporre i progetti poi finanziati nell’ordinanza 53/2023. Un apposito provvedimento di novembre scorso ha, infatti, individuato nel Settore Transizione Digitale e Informatica la struttura competente per l’attuazione degli interventi “Beni e servizi per l’erogazione della piattaforma”, “Piano di cyber security” e “Fascicolo dell’edificio”, che dovrà operare in linea con le raccomandazioni della Struttura commissariale e del relativo Comitato di gestione, coordinamento e monitoraggio.
Sicurezza cibernetica, fascicolo digitale dell’edificio e nuovi sistemi di interoperabilità tra banche dati per rendere più veloci i processi autorizzativi e rispetto della normativa sulla privacy. Sono gli importati interventi che la Regione Marche si appresta ad attuare sulle infrastrutture digitali, relativi a una misura del Pnc Sisma. Complessivamente sarà impiegata una mole di risorse di oltre 17 milioni. In materia di “cyber security”, alle Marche vengono destinati 4.709.989 euro, mentre per la misura relativa ai “beni e servizi” l’importo è di 9.559.000 euro e per la misura “Fascicolo dell’edificio” di 3.223.333 euro.
“E’ un intervento ambizioso e innovativo che stiamo realizzando – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli- con l’obiettivo finale di snellire le procedure per gli edifici da ricostruire, mantenendo nel contempo criteri di sicurezza. Un doveroso connubio che vogliamo conciliare in termini di digitalizzazione avanzata e, grazie alle competenze della struttura regionale e dell’Ufficio Ricostruzione che lavorano in sinergia, si potrà compiere un ulteriore passo avanti nella direzione della ricostruzione veloce. “
“Sono step fondamentali – afferma con soddisfazione l’assessore alla Digitalizzazione, Andrea Antonini - per aumentare il grado di trasparenza, inclusività, sicurezza e accessibilità di una serie di servizi per i comuni colpiti dal sisma, che puntano alla completa digitalizzazione di alcuni processi. I documenti digitalizzati prodotti saranno conservati nel Polo di conservazione Marche Digip.”
E’ il frutto di una collaborazione positiva tra il settore Transizione Digitale della Regione Marche e l’USR per ideare e predisporre i progetti poi finanziati nell’ordinanza 53/2023. Un apposito provvedimento di novembre scorso ha, infatti, individuato nel Settore Transizione Digitale e Informatica la struttura competente per l’attuazione degli interventi “Beni e servizi per l’erogazione della piattaforma”, “Piano di cyber security” e “Fascicolo dell’edificio”, che dovrà operare in linea con le raccomandazioni della Struttura commissariale e del relativo Comitato di gestione, coordinamento e monitoraggio.