Rete Ecologica Marche (REM)

Il Portale Regionale dedicato all'attuazione della Legge Regionale 5 febbraio 2013, n. 2

Valutare un piano o un progetto

Fase 1.

Nell’area è stata disegnata la REL?

Al fine di facilitare la valutazione degli effetti di un piano o di un progetto sulla REM è stato predisposto un apposito modello, “Scheda di valutazione piano/progetto” da compilare attraverso un serie di passaggi di seguito descritti. Seguendo gli steps delineati si avrà la certezza di aver preso in considerazione tutti gli aspetti necessari per un corretto processo valutativo.
Il primo punto da considerare è:

Nella area di studio è stata disegnata la REL?


L’attuazione della REM passa, così come previsto dalla L.R. 2/2013 anche attraverso la definizione delle reti ecologiche locali “REL” (comunali o sovracomunali) che una volta approvate, contenendo anche tutti gli elementi della REM, di fatto funzionalmente la sostituiscono. Per questa ragione se nell’area interessata è stata disegnata la REL tutto la valutazione dovrà sostanzialmente fare riferimento ad essa, in caso contrario ci si dovrà confrontare con la REM.
Puoi verificare l’esistenza di una REL attraverso il l’applicazione GEOPORTALE REM. In caso positivo puoi scaricare le cartografie e la relazione nella pagina Download REL nella sezione Download del Portale REM oppure proseguire la visualizzazione dal GEOPORTALE REM o infine collegarti attraverso l’applicazione cartografica che normalmente usi utilizzando i servizi WMS che trovi alla pagina Servizi WMS del Portale REM.
 

A questo punto puoi compilare il primo box della Scheda di valutazione piano/progetto spuntando la voce: "Nel territorio interessato dalla REL ....", ed aggiungendo il nome della REL.

In caso contrario spunta la voce: "In area in cui non sono state definite REL e quindi le analisi seguenti fanno riferimento ai contenuti della REM".

 

 

 

Fase 2.

Verifica il rapporto della piano/progetto con i nodi della rete

nodi comprendono le aree di maggior pregio ecologico della regione e sono la chiave di volta della REM. Essi sono il frutto della somma della Rete Natura 2000, delle Aree floristiche e delle Oasi di Protezione della Fauna; il sistema è stato poi integrato con l’individuazione di ulteriori nodi precedentemente non segnalati. Nel caso delle REL ai nodi della REM possono aggiungersi nodi di interesse locale individuati dagli estensori delle diverse REL.
Intorno ad alcuni nodi sono state individuate anche delle aree buffer che sono porzioni di territorio funzionalmente collegate ai nodi.
Per valutare il piano/progetto è quindi essenziale verificare se e come l’area interessata interagisce con i nodi della rete.
Nel caso sia presente una REL è possibile visualizzare i nodi con le modalità già descritte nella pagina precedente e cioè: attraverso il l’applicazione GEOPORTALE REM, scaricando lo shape file dalla pagina Download REL nella sezione Download del Portale REM oppure collegandosi con il servizio WMS disponibile alla pagina Servizi WMS del Portale REM.
Analogamente nel caso si debba fare riferimento direttamente alla REM può essere utilizzata l’applicazione GEOPORTALE REM o il servizio WMS disponibile alla pagina Servizi WMS del Portale REM o scaricato lo shape file dalla pagina Download REM.
La Scheda di valutazione piano/progetto prevede le seguenti quattro possibili tipologie di interazione spaziale.

Verificati i rapporti spaziali tra piano/progetto e nodi della rete si può compilare il secondo box (Nodi) della Scheda di valutazione piano/progetto dove vanno spuntate le opportune voci, inserendo il/i nomi dei nodi coinvolti e descrivendo in modo sintetico le relazione.

 

Fase 3.

Verifica rapporto con le Continuità naturali

Parte fondamentale di tutte le reti ecologiche sono le continuità naturali che evidenziano la funzione delle aree naturali per il movimento delle specie faunistiche e floristiche. Nella REM esse rappresentano le porzioni di vegetazione naturale fisicamente contigue (gap massimo 100m), all’interno delle quali quindi si può ragionevolmente supporre che le specie target della REM si possano spostare liberamente, sempre che non siano presenti elementi di occlusione rilevabili cartograficamente (es. recinzioni, muri, ecc.).
A livello regionale ne sono state individuate quattro tipologie:

  • Sistema Dorsale appenninica
  • Sistemi di connessione d’interesse regionale
  • Sistemi di connessione locale
  • Stepping stones

A queste si aggiungono altri due elementi che evidenziano situazioni di particolare importanza per la rete:

  • Aree di connessione sensibili
  • Tratti fluviali in ambito urbano

 

Per valutare i possibili effetti del piano/progetto sulla rete ecologica è necessario innanzi tutto verificare come esso si relazioni spazialmente con le continuità ecologiche presenti nell’area. A questo scopo possono essere utilizzate, come per i nodi, la consultazione delle cartografie può essere effettuata, attraverso il l’applicazione GEOPORTALE REM, scaricando lo shape file dalle pagina di Download REL o Download REM oppure collegandosi con il servizio WMS disponibile alla pagina Servizi WMS.
La Scheda di valutazione piano/progetto prevede le seguenti quattro possibili tipologie di interazione spaziale

Verificata i rapporti spaziali tra piano/progetto e le continuità naturali della rete si può compilare il terzo box (Continuità naturali) della Scheda di valutazione piano/progetto dove vanno spuntate le opportune voci, inserendo il/i nomi delle continuità coinvolte, disponibili interrogando la cartografia, e descritte in modo sintetico le relazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase 4.

Verifica i rapporti con i Sistemi ambientali

Le Unità Ecosistemiche (UE) sono elemento base di tutte le analisi e indicazioni progettuali della REM; la loro identificazione è avvenuta sulla base della carta della vegetazione integrata con informazioni sulle comunità faunistiche che utilizzano le varie formazioni botaniche. A livello progettuale le UE sono accorpate in sistemi ambientali omogenei sotto il profilo ecologico e/o gestionale.
Per poter valutare gli effetti del piano/progetto è sufficiente in questa fase verificare quali sistemi ambientali sono interessati scendendo eventualmente nel dettaglio delle UE solo successivamente quando si dovranno evidenziare le eventuali interferenze che esso ha con gli obiettivi e le strategie della rete.
I sistemi ambientali sono:

·  Sistema degli insediamenti

·  Sistema delle infrastrutture

·  Sistema delle praterie (comprende anche gli arbusteti)

·  Sistema delle foreste

·  Sistema dei corsi d’acqua e delle aree umide

·  Sistema degli agroecosistemi

·  Sistema delle aree rupestri

·  Sistema dei litorali mariniL’elenco completo delle UE con l’indicazione dei Sistemi ambientali di appartenenza è reperibile nel par. 4.1 del Quadro conoscitivo della REM. Nel caso si operi all’interno di una REL questa, anche per l’analisi di maggior dettaglio, possono essere state individuate ulteriori UE ma sempre inquadrabili nei sistemi elencati. Le cartografie delle UE e dei Sistemi ambientali sono consultabili, come per le altre informazioni sul disegno della rete attraverso il l’applicazione GEOPORTALE REM, scaricando gli shape file dalle pagina di Download REL o Download REM oppure collegandosi con il servizio WMS disponibile alla pagina Servizi WMS.
Se il piano/progetto ha previsto l’elaborazione di una carta della vegetazione o dell’uso del suolo l’analisi dovrà essere effettuata utilizzando questa con le diverse tipologie assegnate ai Sistemi ambientali individuati dalla REM
Nella compilazione del box “Sistemi ambientali” della Scheda di valutazione piano/progetto dovranno essere indicati i sistemi con i quali il progetto interferisce, tenendo anche conto dei fattori che esercitano pressioni a distanza quantificando, quando possibile, la superficie interessata.

Fase 5.

In quale Unità Ecologico Funzionale e contesto paesistico ambientale si colloca il piano/progetto

Questo passaggio è necessario solo se non è presente una REL altrimenti si può passare allo step successivo.
Per poter procedere alla valutazione degli effetti del piano/progetto è necessario individuare quali sono gli obiettivi individuati dalla rete nell’area interessata. La REM prevede i seguenti tipi di obiettivi:

  • Obiettivi per i sistemi ambientali
  • Obiettivi dei contesti paesistico-ambientali
  • Obiettivi dell’UEF

I primi sono quindi validi su tutto il territorio regionale gli altri per specifici sistemi territoriali e quindi sono declinati alla scala locale. Gli obiettivi delle UEF in particolare sono specifici delle singole Unità Ecologico Funzionali (UEF), 82 in tutta la regione, che sono il punto di arrivo di un percorso finalizzato all’individuazione di ambiti progettuali omogenei integrando le informazioni di carattere vegetazionale, faunistico ed antropico in una visione sintetica del sistema ambientale che permetta di caratterizzare il tessuto ecologico nelle sue differenti articolazioni strutturali e funzionali. Le UEF a loro volta sono state raggruppate in grandi tipologie di contesti paesistico-ambientali regionali (Rilievi costieri, Pianura, Bassa collina, Media collina, Alta collina e Montagna) ai quali è stato inoltre aggiunto il contesto Fascia litoranea che comprende il tratto costiero di quelli Pianura e Bassa collina per i quali sono stati individuati specifici obiettivi.
A questo punto è evidente come sia essenziale individuare la/le UEF interessate dal piano/progetto ed i contesti paesistico-ambientali in cui si collocano. A questo scopo possono essere utilizzate le cartografie della REM attraverso l’applicazione GEOPORTALE REM o il servizio WMS disponibile alla pagina Servizi WMS o scaricando lo shape file dalla pagina Download REM.
Nella compilazione del box “Unità Ecologico Funzionali” della Scheda di valutazione piano/progetto dovranno essere semplicemente le UEF interessate ed in contesti paesistico-ambientali in cui ricadono.

 

 

 


 

Fase 6.

Verificare le interazioni con gli obiettivi dei sistemi ambientali

La REM è uno strumento fondamentalmente di carattere strategico basato quindi sull’individuazione di obiettivi più o meno puntuali e di strategie per il loro raggiungimento.
Per la compilazione della Scheda di valutazione piano/progetto il primo passaggio da compiere è la verifica con quali degli obiettivi dei sistemi ambientali e riportati nel box “Sistemi ambientali” può avere interferenze il piano/progetto. L’interferenza può ovviamente essere sia negativa, quando contrasta con le strategie individuate, sia positiva se esso contribuisce al suo raggiungimento.
L’elenco degli obiettivi, suddiviso per sistema ambientale è contenuto nel Capitolo 4 del Quadro propositivo della REM e fornisce anche una check-list, non esaustiva, delle criticità determinate dalle principali attività antropiche sulle diverse componenti dei sistemi ambientali che può essere di aiuto per valutare i possibili impatti delle azioni previste dal piano/progetto.
Nella compilazione del box “Obiettivi dei Sistemi ambientali” della Scheda di valutazione piano/progetto dovranno essere descritti in modo sintetico le possibili interferenze del piano/progetto con gli obiettivi.

 

Fase 7.

Verificare le interazioni con gli obiettivi dei contesti paesistico-ambientali

Questo passaggio è necessario solo se non è presente una REL altrimenti si può passare allo step successivo.
Il secondo livello di obiettivi definito dalla REM è quello per i singoli contesti paesistico-ambientali. Essi hanno ancora un carattere generale e sono suddivisi per i singoli sistemi ambientali. In sintesi indicano per ogni sistema ambientale qual è l’obiettivo da perseguire e le strategie da attuare in funzione della struttura della REM nelle diverse porzioni del territorio regionale senza tuttavia ancora giungere ad indicazioni geograficamente puntuali e per questo sono validi per tutto il territorio del contesto considerato.
Operativamente sono strutturati con un obiettivo molto sintetico, la cui spiegazione è riportata in glossario, al quale sono associate le strategie che si ritengono utili per il loro raggiungimento. Sono riportati nel Capitolo 5 del Quadro propositivo della REM ma per un più rapido accesso possono essere scaricati dalla sezione download.
Per la compilazione del box “Obiettivi dei contesti paesistico-ambientali” della Scheda di valutazione piano/progetto, analogamente al punto precedente, dovranno essere descritti in modo sintetico le possibili interferenze del piano/progetto con gli obiettivi del/dei contesti interessati dal progetto e precedentemente individuati.

  • Fascia litoranea
  • Rilievi costieri
  • Pianura
  • Bassa collina
  • Media collina
  • Alta collina
  • Montagna

Fase 8.

Verificare le interazioni con gli obiettivi delle UEF o della REL​

Si tratta degli obiettivi di maggior dettaglio della rete. Nel caso sia presente una REL sono gli obiettivi della REL stessa, che viste le sue dimensioni spaziali potrebbe non essere articolata in ambiti mentre nel caso della REM sono quelli previsti dalle diverse UEF in cui è stato articolato il territorio regionale. Operativamente quindi per le REL è necessario fare riferimento alla sua relazione, reperibile alla pagina Download REL, mentre nel caso della REM alle schede delle UEF esse sono contenute nell’ allegato Unità Ecologico Funzionali, e riportate anche nel Capitolo 5 del Quadro propositivo. Per maggior praticità esse sono anche scaricabili singolarmente nella pagina Schede UEF.
Le UEF contengono due tipologie di obiettivi:

  • Obiettivi generali
  • Obiettivi specifici

Un esempio di scheda con l’indicazione dei diversi obiettivi è di seguito mostrato:

 

Per la compilazione del box “Obiettivi dell’UEF o della REL” della Scheda di valutazione piano/progetto, bisogna nella prima parte indicare l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici eventualmente interessati dal progetto; nella seconda parte, analogamente ai punti precedenti, dovranno essere descritti in modo sintetico le possibili interferenze del piano/progetto con gli obiettivi precedentemente individuati.

 

 

 

 

Fase 9.

Azioni progettuali e obiettivi della RETE e Conclusioni

Gli ultimi due box della Scheda di valutazione piano/progetto, servono a fornire un quadro sintetico di quanto emerso in precedenza. Nel primo box “Azioni progettuali e obiettivi della RETE” dovranno essere elencate le azioni progettuali che interferiscono con gli obiettivi della rete e per ogni interazione indicato con un simbolo l’effetto:

 

 

Nel secondo “Conclusioni” dovranno essere sinteticamente riportate le proprie considerazioni finali sui possibili effetti del progetto rispetto agli obiettivi della rete.
Altri elementi della REM utili per la redazione dei piani/progetti
La REM contiene molti altri elementi che possono essere utili per la redazione dei piani/progetti e che possono contribuire ad una valutazione positiva rispetto al loro impatto sulla rete. In particolare si consiglia caldamente di verificare le misure di gestione per sistemi ambientali e per le specie, inserite nei par. 4.1 e 4.2 del Quadro propositivo, che sono azioni che direttamente o indirettamente possono essere messe in campo per contrastare le pressioni delle attività antropiche sulla biodiversità o per potenziare il contributo delle diverse Unità Ecosistemiche alla funzionalità della rete.
Si tratta quindi di un elenco di possibili misure che non ha valore prescrittivo ma che serve da riferimento per i progettisti per individuare soluzione alle criticità evidenziate nella redazione di piani e progetti.