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PROGRAMMA INTERREG IPA ADRION 2021-2027

                                                                      

Dettaglio

Il Programma Interreg IPA-ADRION è il Programma di Cooperazione Territoriale Europea transnazionale che coinvolge 10 stati: 4 stati membri dell’Unione europea: Italia, Slovenia, Croazia, Grecia; 5 stati IPA III (Strumento di assistenza ai Paesi in preadesione): Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia; 1 stato non membro dell’Unione europea: Repubblica di San Marino.

I quattro assi prioritari del Programma sono:

 

Il Programma ha l’obiettivo di supportare la Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica - EUSAIR di cui ricalca lo spazio geografico. Gli assi prioritari di IPA-ADRION sono strettamente connessi ai cinque pilastri di EUSAIR:

 

Gli obiettivi strategici saranno attuati attraverso progetti che coinvolgono le regioni eleggibili nell’area di Programma.

Il programma, approvato dalla Commissione europea con decisione C (2022) 8.953 del 30 novembre 2022, è finanziato dall'Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale FESR per 65.848.129 euro e col programma di assistenza alla preadesione IPA III (Instrument for Pre-Accession) per 70.840.386 euro, per un totale di risorse che ammontano a 136.688.515 euro.

L'Autorità di gestione del programma è la Regione Emilia-Romagna mentre a livello italiano, il ruolo di co-presidente del comitato nazionale è rivestito dalla Regione Marche, mentre la Regione Abruzzo è vice-presidente.

Ciascun Stato partner ha istituito un punto di contatto nazionale (NCP), i cui compiti principali sono di assistere il segretariato congiunto nel processo di attuazione del programma. 

Il Punto di informazione nazionale (National Contact Point Italy - NCP IT) rappresenta il programma INTERREG IPA ADRION in Italia con l’obiettivo di offrire assistenza per lo sviluppo, la presentazione, la valutazione e la gestione dei progetti, di cui cura il monitoraggio a livello nazionale. Per la programmazione 2021-2027, il ruolo di National Contact Point è stato affidato alla Regione Marche ed è incaricata di garantire:

  1. ai potenziali beneficiari, la condivisione di documenti e risorse informative sugli ambiti di intervento del programma e sulle modalità di progettazione, gestione e capitalizzazione dei progetti;
  2. al Comitato Nazionale, l'assistenza tecnica nell'espletamento dei compiti previsti. I punti di contatto nazionali svolgono un ruolo importante nell'individuare i pubblici chiave, diffondendo informazioni sul programma, sostenendo i beneficiari a livello nazionale

Inoltre, i potenziali candidati e partner sono invitati a:

  • contattare i rispettivi punti di contatto che possono fornire preziose informazioni sul programma nella rispettiva lingua nazionale;
  • contribuire alle azioni di informazione e pubblicità nei rispettivi paesi;
  • sostenere i rispettivi comitati nazionali o le corrispondenti procedure nazionali nell'adempimento dei loro compiti transnazionali;
  • servire come punto di contatto per i candidati al progetto, i partner e le parti interessate a livello nazionale fornendo assistenza per la generazione del progetto.

Composizione del Comitato Nazionale IPA ADRION

  • Sono membri di diritto del CN con poteri deliberanti: la Regione Marche Co-Presidente, le Amministrazioni centrali Co-Presidenti, la Regione Molise Vice-Presidente, come identificate nell’Intesa Stato Regioni del 14 aprile 2016, l’Ispettorato Generale per i Rapporti con l’Unione Europea (IGRUE) del Ministero dell’Economia e delle Finanze, le altre Amministrazioni regionali e le Province Autonome dei territori partecipanti al Programma, le Amministrazioni centrali competenti sulle materie trattate dal Programma, le associazioni rappresentative delle Autonomie locali.
  • Sono invitati a partecipare a titolo consultivo i rappresentanti del partenariato economico-sociale e della società civile. 
  • Possono partecipare in qualità di osservatori i rappresentanti dell’AdG del programma.

Co-Presidenza e Vicepresidenza

  • Il CN IPA ADRION è co-presieduto dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento) / Agenzia per la coesione territoriale (Agenzia) e dalla Regione Marche Co-Presidente.
  • La Regione Marche Co-Presidente del CN esercita le funzioni di coordinamento tecnico per il regolare svolgimento delle attività dello stesso così come indicato nel presente regolamento.

Compiti

Al CN sono attribuiti i seguenti compiti:

  • concorrere a definire l’indirizzo, il coordinamento, la valutazione strategica per l'attuazione nazionale dei programmi, fatte salve le competenze degli organismi di gestione degli stessi, nonché quelle del Gruppo di coordinamento strategico CTE;
  • definire la posizione nazionale da assumere in merito alla programmazione e attuazione del singolo programma, a tal fine esaminando e discutendo la documentazione fornita dall'Autorità di Gestione e quella predisposta in occasione delle riunioni dei Comitati di Sorveglianza. Relativamente alle proposte progettuali con partner italiani da ammettere a finanziamento, la funzione del CN sarà altresì quella di definire le linee strategiche ai fini dell’analisi di coerenza degli esiti della valutazione rispetto alla strategia del Programma ed alle politiche e priorità nazionali e regionali pertinenti;
  • indicare le modalità di partecipazione ai lavori degli eventuali gruppi di lavoro o altri organismi simili attivati dai Comitati di Sorveglianza;
  • su proposta della Co-Presidenza, adottare il programma delle attività di assistenza tecnica, annuale e pluriennale (comprese le attività di informazione e pubblicità e quelle relative alle funzioni di monitoraggio e controllo, da effettuare a livello nazionale per l’attuazione del Programma), da sottoporre al vaglio dell’Autorità di Gestione anche ai fini della discussione e decisione nei Comitati di Sorveglianza secondo le modalità e i limiti previsti; 
  • svolgere le funzioni di National Contact Point, coerentemente con le direttive e la strategia operativa del Programma. Nello svolgimento dei propri compiti il Comitato può giovarsi del supporto di una segreteria tecnica sulla base di quanto previsto dal Programma e delle risorse finanziarie disponibili assegnate alla Regione co-presidente, ivi comprese, quelle previste nell’ambito del programma di assistenza tecnica alla governance dell’Obiettivo CTE di cui alla Delibera CIPE n. 10 del 20 gennaio 2015, come definito nell’Intesa;
  • garantire, ove opportuno e compatibile, la continuità delle programmazioni post-2027. 

 

Il sistema dei controlli nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea

Con l’obiettivo di assicurare la sana gestione finanziaria e l’efficace attuazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, ogni Stato membro deve adottare misure adeguate a garantire l'istituzione e il funzionamento corretto dei Sistemi di Gestione e di Controllo dei Programmi Operativi.

Inoltre, a garanzia dell’efficace attuazione degli interventi e della sana gestione finanziaria, nel rispetto della normativa dell’UE e nazionale applicabile, il quadro regolamentare europeo prevede un sistema di controlli da realizzarsi per tutta la durata del Programma Operativo articolato in:

  • controlli di primo livello, di competenza dell’Autorità di Gestione, che comprendono sia verifiche amministrativo-contabili sulla documentazione di spesa, sia controlli in loco da svolgere presso i Beneficiari degli interventi e che mirano ad assicurare la legalità e la regolarità delle operazioni finanziate e l’ammissibilità delle relative spese;
  • controlli di secondo livello, svolti dall’Autorità di Audit, che integrano e rafforzano l’azione svolta con i controlli di primo livello, e mirano a verificare il corretto funzionamento del Sistema di Gestione e Controllo del Programma Operativo.

“Caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’obiettivo cooperazione territoriale europea 2014 – 2020”  SOSTITUIRE CON IL NUOVO

Manuale-Rendicontazione-e-controllo-CTE_ver.-1.1-.pdf  SOSTITUIRE CON IL NUOVO

Procedura per l’individuazione e la contrattualizzazione dei certificatori delle spese. I beneficiari dei progetti finanziati nell'ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) devono nominare un controllore di primo livello (FLC) al quale far certificare le spese effettivamente sostenute e riportate nella rendicontazione. A tal fine possono ricorrere ad un certificatore interno alla struttura cui appartiene il beneficiario (se è un ente pubblico), oppure ad un certificatore esterno. L’esecuzione delle verifiche previste dall' art. 23 del Reg. (UE) n. 1299/2013 e dall' art. 125 del Reg. (UE) 1303/2013 dovrà essere affidata a controllori designati tra soggetti particolarmente qualificati, in possesso dei necessari requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e conoscenza della lingua inglese (come specificato nell'Allegato A all'interno del file ZIP contenente la Documentazione per la selezione dei controllori di primo livello).


Certificatore interno

Possono ricorrere a questa possibilità esclusivamente le Amministrazioni Pubbliche, di cui all’art. 1 del D.lgs. 165/ 2001 e successive modifiche e integrazioni. Il beneficiario dovrà identificare l’ufficio interno che svolgerà, anche per il tramite di un suo componente, l’attività di certificatore, nel rispetto dell’indipendenza funzionale dall’ufficio responsabile dell'avvio e dell'attuazione dell’operazione (beneficiario) e dall’ufficio responsabile dei pagamenti.

 

Certificatore esterno

Il beneficiario è tenuto a selezionare i controllori con procedure di evidenza pubblica in applicazione del D.lgs. n. 50/2016 "Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture".

Riferimenti istituzionali italiani per i controllori di primo livello

Commissione Mista Stato Regioni e Province Autonome per il coordinamento sul funzionamento generale del sistema nazionale di controllo dei Programmi dell’obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020.

Agenzia per la Coesione Territoriale

commissione.mista.cte@agenziacoesione.gov.it

Nella sezione documentazione sono disponibili: istruzioni per la procedura di convalida, i requisiti che i controllori devono possedere, la scheda informativa da trasmettere alla Commissione Mista e i moduli (fac simile) relativi alle autodichiarazioni per soddisfare i requisiti richiesti. Inoltre sono allegati i documenti ufficiali del Programma (Factsheet) per la rendicontazione e per l'operatività dei controllori (FLC).

 

DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DALLA COMMISSIONE MISTA STATO REGIONI

In data 11 ottobre 2016, la Commissione Mista Stato Regioni e Province Autonome per il coordinamento sul funzionamento generale del sistema nazionale di controllo dei Programmi dell’obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 ha approvato e reso disponibili le istruzioni, i requisiti e i moduli da utilizzare per l’individuazione e la contrattualizzazione dei certificatori delle spese dei progetti inerenti i programmi CTE.

Per richiedere l'autorizzazione del proprio controllore il beneficiario invia la specifica documentazione (in allegato in formato ZIP) al Rappresentante italiano del Programma Interreg ADRION 2014 - 2020 in seno alla Commissione Mista il quale, una volta verificata la completezza, provvederà a trasmetterla alla Commissione Mista per la verifica dei requisiti e l’approvazione della scelta del controllore. 

La documentazione compilata dovrà essere inviata dal beneficiario al Rappresentante del Programma ADRION per la Commissione Mista, Natalino Barbizzi, tramite posta elettronica all’indirizzo: ipa_adrionIT@regione.marche.it  indicando nell’oggetto: ADRION [... Call ] – Convalida FLC - [identificativo ed acronimo del progetto]

 

Richiesta di validazione FLC Interno/Esterno
 

 

Richiesta di validazione Soggetti GEIE 
 

Procedura CTE 2014-2020
 

 

Procedura  GEIE
 

ALLEGATI FLC                                                                                 

 

ALLEGATI GEIE 

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) costituisce uno dei due obiettivi della Politica di coesione dell'Unione Europea ed è volto ad incoraggiare, attraverso le tre componenti in cui si articola (Cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale) i territori di diversi Stati membri a cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di esperienze e la costruzione di reti, al fine di un armonioso sviluppo economico, sociale e territoriale dell'Unione Europea nel suo insieme.

La Cooperazione Territoriale Europea trova specifica disciplina nel Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE, che stabilisce l’ambito di applicazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) in merito all’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea  con riferimento a: la copertura geografica, le risorse finanziarie, la concentrazione tematica e le priorità di investimento, la programmazione, la sorveglianza e la valutazione, l'assistenza tecnica, l'ammissibilità, la gestione, il controllo e la designazione delle Autorità, la partecipazione di Paesi terzi nonché la gestione finanziaria.

Il Regolamento (UE) n. 481/2014 della Commissione Europea, del 4 marzo 2014 integra il Regolamento (UE) n. 1299/2013, introducendo norme specifiche in materia di ammissibilità delle spese per i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea in relazione a specifiche categorie di spese: a) costi del personale; b) spese d'ufficio e amministrative; c) spese di viaggio e soggiorno; d) costi per consulenze e servizi esterni; e) spese per attrezzature.

Con particolare riguardo alla disciplina dell’ammissibilità delle spese, l’art. 18 del Reg. (UE) n. 1299/2013 stabilisce la gerarchia delle fonti normative applicabili ai programmi CTE:

  1. Articoli da 65 a 71, reg. (UE) n. 1303/2013
  2. Regolamento (UE) n. 1301/2013
  3. Regolamento (UE) n. 1299/2013
  4. Regolamento (UE) n. 1299/2014 (atto delegato adottato dalla Commissione Europea su alcune tipologie di spesa)
  5. Norme aggiuntive per il programma nel suo complesso, definite congiuntamente dagli Stati membri in sede di Comitato di Sorveglianza
  6. Norma nazionale dello Stato membro in cui sono sostenute le spese.

Di seguito la principale normativa nazionale applicabile in materia di ammissibilità della spesa e di controllo, nonché specifici riferimenti normativi relativi agli appalti.

Normativa Nazionale generale sulle spese ammissibili

D.P.R. n. 22 del 5/02/2018 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”.

APPROFONDIMENTO: Eleggibilita-della-spesa-ai-sensi-del-dpr-22_2018 

D.P.R. n. 633 del 26/10/1972 “Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto”.

Normativa Nazionale specifica in materia di appalti pubblici

D.lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” e ss.mm.

Legge n.120/2020 di conversione del dl 76/2020 (decreto semplificazioni).

Normativa Nazionale specifica in materia di privacy

Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati n. 679/2016

D.lgs n. 101 del 10/08/2018 Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)

Il sistema dei controlli nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea

Con l’obiettivo di assicurare la sana gestione finanziaria e l’efficace attuazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, ogni Stato membro deve adottare misure adeguate a garantire l'istituzione e il funzionamento corretto dei Sistemi di Gestione e di Controllo dei Programmi Operativi.

Inoltre, a garanzia dell’efficace attuazione degli interventi e della sana gestione finanziaria, nel rispetto della normativa dell’UE e nazionale applicabile, il quadro regolamentare europeo prevede un sistema di controlli da realizzarsi per tutta la durata del Programma Operativo articolato in:

  • controlli di primo livello, di competenza dell’Autorità di Gestione, che comprendono sia verifiche amministrativo-contabili sulla documentazione di spesa, sia controlli in loco da svolgere presso i Beneficiari degli interventi e che mirano ad assicurare la legalità e la regolarità delle operazioni finanziate e l’ammissibilità delle relative spese;
  • controlli di secondo livello, svolti dall’Autorità di Audit, che integrano e rafforzano l’azione svolta con i controlli di primo livello, e mirano a verificare il corretto funzionamento del Sistema di Gestione e Controllo del Programma Operativo.

“Caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’obiettivo cooperazione territoriale europea 2014 – 2020”

Manuale-Rendicontazione-e-controllo-CTE_ver.-1.1-.pdf

 

Il sistema dei controlli nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea

Con l’obiettivo di assicurare la sana gestione finanziaria e l’efficace attuazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, ogni Stato membro deve adottare misure adeguate a garantire l'istituzione e il funzionamento corretto dei Sistemi di Gestione e di Controllo dei Programmi Operativi.

Inoltre, a garanzia dell’efficace attuazione degli interventi e della sana gestione finanziaria, nel rispetto della normativa dell’UE e nazionale applicabile, il quadro regolamentare europeo prevede un sistema di controlli da realizzarsi per tutta la durata del Programma Operativo articolato in:

  • controlli di primo livello, di competenza dell’Autorità di Gestione, che comprendono sia verifiche amministrativo-contabili sulla documentazione di spesa, sia controlli in loco da svolgere presso i Beneficiari degli interventi e che mirano ad assicurare la legalità e la regolarità delle operazioni finanziate e l’ammissibilità delle relative spese;
  • controlli di secondo livello, svolti dall’Autorità di Audit, che integrano e rafforzano l’azione svolta con i controlli di primo livello, e mirano a verificare il corretto funzionamento del Sistema di Gestione e Controllo del Programma Operativo.

“Caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’obiettivo cooperazione territoriale europea 2014 – 2020”

Manuale-Rendicontazione-e-controllo-CTE_ver.-1.1-.pdf

Procedura per l’individuazione e la contrattualizzazione dei certificatori delle spese. I beneficiari dei progetti finanziati nell'ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) devono nominare un controllore di primo livello (FLC) al quale far certificare le spese effettivamente sostenute e riportate nella rendicontazione. A tal fine possono ricorrere ad un certificatore interno alla struttura cui appartiene il beneficiario (se è un ente pubblico), oppure ad un certificatore esterno. L’esecuzione delle verifiche previste dall' art. 23 del Reg. (UE) n. 1299/2013 e dall' art. 125 del Reg. (UE) 1303/2013 dovrà essere affidata a controllori designati tra soggetti particolarmente qualificati, in possesso dei necessari requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e conoscenza della lingua inglese (come specificato nell'Allegato A all'interno del file ZIP contenente la Documentazione per la selezione dei controllori di primo livello).


Certificatore interno

Possono ricorrere a questa possibilità esclusivamente le Amministrazioni Pubbliche, di cui all’art. 1 del D.lgs. 165/ 2001 e successive modifiche e integrazioni. Il beneficiario dovrà identificare l’ufficio interno che svolgerà, anche per il tramite di un suo componente, l’attività di certificatore, nel rispetto dell’indipendenza funzionale dall’ufficio responsabile dell'avvio e dell'attuazione dell’operazione (beneficiario) e dall’ufficio responsabile dei pagamenti.

Certificatore esterno

Il beneficiario è tenuto a selezionare i controllori con procedure di evidenza pubblica in applicazione del D.lgs. n. 50/2016 "Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture".

Riferimenti istituzionali italiani per i controllori di primo livello

Commissione Mista Stato Regioni e Province Autonome per il coordinamento sul funzionamento generale del sistema nazionale di controllo dei Programmi dell’obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020.

Agenzia per la Coesione Territoriale

commissione.mista.cte@agenziacoesione.gov.it

Nella sezione documentazione sono disponibili: istruzioni per la procedura di convalida, i requisiti che i controllori devono possedere, la scheda informativa da trasmettere alla Commissione Mista e i moduli (fac simile) relativi alle autodichiarazioni per soddisfare i requisiti richiesti. Inoltre sono allegati i documenti ufficiali del Programma (Factsheet) per la rendicontazione e per l'operatività dei controllori (FLC).

In data 11 ottobre 2016, la Commissione Mista Stato Regioni e Province Autonome per il coordinamento sul funzionamento generale del sistema nazionale di controllo dei Programmi dell’obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 ha approvato e reso disponibili le istruzioni, i requisiti e i moduli da utilizzare per l’individuazione e la contrattualizzazione dei certificatori delle spese dei progetti inerenti i programmi CTE.

In attesa dell'approvazione del roster nazionale FLC resta attiva la procedura in essere nella precedente programmazione:

- per richiedere l'autorizzazione del proprio controllore il beneficiario invia la specifica documentazione (in allegato in formato ZIP) al Rappresentante italiano del Programma Interreg IPA ADRION 2021 - 2027 in seno alla Commissione Mista il quale, una volta verificata la completezza, provvederà a trasmetterla alla Commissione Mista per la verifica dei requisiti e l’approvazione della scelta del controllore. 

La documentazione compilata dovrà essere inviata dal beneficiario al Rappresentante del Programma IPA ADRION per la Commissione Mista, Natalino Barbizzi, tramite posta elettronica all’indirizzo: ipa_adrionIT@regione.marche.it indicando nell’oggetto:  

IPA ADRION [... Call ] – Convalida FLC - [identificativo ed acronimo del progetto]

Documenti per la richiesta di validazione FLC:

- Procedura di validazione Commissione Mista 2021-2027

- Allegati FLC

- Manuale per la rendicotazione ed i controlli CTE 2021 - 2027

Nota: la documentazione è stata aggiornata e va utilizzata dopo il 17/02/2025.

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) costituisce uno dei due obiettivi della Politica di coesione dell'Unione Europea ed è volto ad incoraggiare, attraverso le tre componenti in cui si articola (Cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale) i territori di diversi Stati membri a cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di esperienze e la costruzione di reti, al fine di un armonioso sviluppo economico, sociale e territoriale dell'Unione Europea nel suo insieme.

La Cooperazione Territoriale Europea trova specifica disciplina nel Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE, che stabilisce l’ambito di applicazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) in merito all’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea  con riferimento a: la copertura geografica, le risorse finanziarie, la concentrazione tematica e le priorità di investimento, la programmazione, la sorveglianza e la valutazione, l'assistenza tecnica, l'ammissibilità, la gestione, il controllo e la designazione delle Autorità, la partecipazione di Paesi terzi nonché la gestione finanziaria.

Il Regolamento (UE) n. 481/2014 della Commissione Europea, del 4 marzo 2014 integra il Regolamento (UE) n. 1299/2013, introducendo norme specifiche in materia di ammissibilità delle spese per i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea in relazione a specifiche categorie di spese: a) costi del personale; b) spese d'ufficio e amministrative; c) spese di viaggio e soggiorno; d) costi per consulenze e servizi esterni; e) spese per attrezzature.

Con particolare riguardo alla disciplina dell’ammissibilità delle spese, l’art. 18 del Reg. (UE) n. 1299/2013 stabilisce la gerarchia delle fonti normative applicabili ai programmi CTE:

  1. Articoli da 65 a 71, reg. (UE) n. 1303/2013
  2. Regolamento (UE) n. 1301/2013
  3. Regolamento (UE) n. 1299/2013
  4. Regolamento (UE) n. 1299/2014 (atto delegato adottato dalla Commissione Europea su alcune tipologie di spesa)
  5. Norme aggiuntive per il programma nel suo complesso, definite congiuntamente dagli Stati membri in sede di Comitato di Sorveglianza
  6. Norma nazionale dello Stato membro in cui sono sostenute le spese.

Di seguito la principale normativa nazionale applicabile in materia di ammissibilità della spesa e di controllo, nonché specifici riferimenti normativi relativi agli appalti.

Normativa Nazionale generale sulle spese ammissibili

D.P.R. n. 22 del 5/02/2018 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”.

APPROFONDIMENTO: Eleggibilita-della-spesa-ai-sensi-del-dpr-22_2018 

D.P.R. n. 633 del 26/10/1972 “Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto”.

 

Normativa Nazionale specifica in materia di appalti pubblici

D.lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” e ss.mm.

Legge n.120/2020 di conversione del dl 76/2020 (decreto semplificazioni).

 

Normativa Nazionale specifica in materia di privacy

Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati n. 679/2016

D.lgs n. 101 del 10/08/2018 Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)

 Con l’obiettivo di assicurare la sana gestione finanziaria e l’efficace attuazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, ogni Stato membro deve adottare misure adeguate a garantire l'istituzione e il funzionamento corretto dei Sistemi di Gestione e di Controllo dei Programmi Operativi.

Inoltre, a garanzia dell’efficace attuazione degli interventi e della sana gestione finanziaria, nel rispetto della normativa dell’UE e nazionale applicabile, il quadro regolamentare europeo prevede un sistema di controlli da realizzarsi per tutta la durata del Programma Operativo articolato in:

  • controlli di primo livello, di competenza dell’Autorità di Gestione, che comprendono sia verifiche amministrativo-contabili sulla documentazione di spesa, sia controlli in loco da svolgere presso i Beneficiari degli interventi e che mirano ad assicurare la legalità e la regolarità delle operazioni finanziate e l’ammissibilità delle relative spese;
  • controlli di secondo livello, svolti dall’Autorità di Audit, che integrano e rafforzano l’azione svolta con i controlli di primo livello, e mirano a verificare il corretto funzionamento del Sistema di Gestione e Controllo del Programma Operativo.

“Caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’obiettivo cooperazione territoriale europea 2014 – 2020”

Manuale-Rendicontazione-e-controllo-CTE_ver.-1.1-.pdf

Contatti

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NATIONAL CONTACT POINT ITALIA

RAPPRESENTANTE PROGRAMMA iPA ADRION COMMISSIONE MISTA

COMITATO NAZIONALE ADRION

REGIONE MARCHE

Natalino Barbizzi 
Francesca Perretta 
Sijana Veledar

REGIONE MARCHE

Natalino Barbizzi

Co-Presidenza
REGIONE MARCHE
Stefania Bussoletti (effettivo)
Natalino Barbizzi (supplente)

Vice-Presidenza
REGIONE ABRUZZO 
Enrico Sevi (effettivo)

 INFO:

Tel. +39.071806.3864

Mail: ipa_adrionIT@regione.marche.it