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IL VOTO DEI CITTADINI ITALIANI ALL'ESTERO

I cittadini italiani residenti all´estero che abbiano compiuto 18 anni (per l´elezione della Camera dei Deputati, del Senato, del Parlamento europeo e per i referendum popolari previsti dalla Costituzione) e che siano iscritti nelle liste elettorali, predisposte sulla base di un elenco dei residenti all´estero realizzato unendo i dati dell´AIRE (Anagrafe dei cittadini italiani - sito in italiano e inglese) e quelli degli schedari consolari (L’iscrizione non prevede alcun costo e si effettua presso il Consolato competente)

La Circoscrizione estero è suddivisa in quattro ripartizioni: Europa, compresi i territori asiatici della federazione russa e della Turchia; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide.

Non possono votare per corrispondenza gli elettori italiani residenti in Stati con i quali il Governo italiano non ha potuto concludere accordi per garantire che il diritto di voto si svolga in condizioni di eguaglianza, di libertà e di segretezza, oppure in Stati la cui situazione politica o sociale non garantisce, anche temporaneamente, l’esercizio del diritto di voto secondo tali condizioni.

Il cittadino italiano residente all’estero, iscritto nell’elenco degli elettori, riceve dall’ufficio consolare, direttamente al proprio indirizzo, un plico contenente il materiale elettorale, che gli permette di esprimere il proprio voto. Le istruzioni per esprimere validamente il voto, saranno incluse nel plico insieme con una busta prepagata da utilizzare per la restituzione delle schede votate al Consolato entro il termine previsto (indicato nelle istruzioni).

In alternativa al voto per corrispondenza è possibile votare in Italia per i seguenti motivi:

1) PER SCELTA DELL’ELETTORE 
 
Avviene mediante comunicazione scritta al Consolato di appartenenza entro i 10 giorni successivi a quello dell’indizione delle elezioni. La scelta di votare in Italia vale solo per una consultazione (elezioni politiche o referendum) e deve essere ripetuta ad ogni occasione di voto.
La legge non prevede alcun rimborso per coloro che scelgono di votare in Italia in alternativa alla possibilità di votare per posta.
 Nei paesi in cui non si sono raggiunte intese con lo Stato Italiano non è possibile effettuare la votazione per posta.

2) PER IMPOSSIBILITÀ FATTUALE DI VOTARE NELLO STATO DI RESIDENZA

Pertanto, l’elettore residente all’estero, per poter votare, deve recarsi in Italia presso il seggio del comune italiano di origine, ove esprimerà direttamente il suo voto.
In questo caso, è previsto il rimborso (75% spese del viaggio), previa presentazione dell’apposita richiesta all’Ufficio Consolare, domanda corredata dal certificato elettorale e dal biglietto di viaggio.
 
In entrambi i casi se si esprime la volontà di votare in Italia l’elettore non riceve nessun plico elettorale da parte del consolato ma solo la cartolina di avviso dal proprio Comune italiano
In caso di elezioni politiche si vota per i candidati che si presentano nella circoscrizione relativa alla sezione elettorale nazionale in cui l’elettore è iscritto e non per i candidati che si presentano per la circoscrizione estero

"Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani (legge 459 del 27 dicembre 2001, comma 1 dell’art. 4-bis), ricevendo la scheda al loro indirizzo all’estero.

 

Per partecipare al voto all’estero, tali elettori dovranno far pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione. È possibile la revoca della stessa opzione entro lo stesso termine. Si ricorda che l’opzione è valida solo per il voto cui si riferisce.

 

L’opzione può essere inviata per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall’interessato.

 

La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (vale a dire che ci si trova - per motivi di lavoro, studio o cure mediche - in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni; oppure, che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).

 

 

INFO

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2001;459

https://www.interno.gov.it/it/temi/elezioni-e-referendum/voto-italiani-allestero 

https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/votoestero/

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