RETE ONCOLOGICA
Il modello organizzativo del sistema a Rete, nel quale rientra anche la Rete Oncologica, consiste in “un modello organizzativo che assicura la presa in carico dell’assistito mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi, nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa”. Nel 2021, con l’approvazione del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, si è riconosciuta la necessità di un rinnovato impegno per affrontare l'intero decorso della malattia oncologica, comprese le rilevanti implicazioni sociali ad essa connesse, definendo altresì le strategie e le azioni da attuare nel corso degli anni al fine di migliorare la capacità degli Stati Membri di affrontare la cura della patologia neoplastica.
Il modello di riferimento riguarda l’intero clinical pathways dell’assistito e comprende: la prevenzione, l’individuazione precoce della malattia, la diagnosi e il trattamento, la palliazione, nonché gli interventi mirati a migliorare la qualità della vita degli assistiti oncologici.
Attraverso l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, rep. atti n.16/CSR del 26 gennaio 2023, è stato approvato l’ultimo “Piano oncologico nazionale: documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027” e con successiva Intesa, rep. atti n. 240/CSR del 19 ottobre 2023, sullo “Schema di decreto del Ministro della salute di ripartizione del fondo per l’implementazione del Piano oncologico nazionale 2023-2027” è stato identificato specifico finanziamento ministeriale, al fine di rafforzare le attività necessarie a potenziare l’intera Rete.
Gli obiettivi presenti nel Piano sono stati recepiti dalla Regione Marche con la DGR n. 1790 del 20/11/2023, che ha definito specifiche linee strategiche regionali per il quinquennio 2023-2027, in coerenza con il Piano oncologico nazionale. Fin dal 2014, attraverso il “Documento Tecnico di indirizzo per ridurre il burden del cancro – Anni 2014 – 2016”, la Conferenza Stato Regioni ha acquisito il documento “Guida per la costituzione di reti oncologiche regionali”, come strumento di riferimento per la programmazione e attuazione delle reti oncologiche. Ulteriori indicazioni sono state definite dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (AGENAS) ai fini della realizzazione, sulla base della programmazione regionale, di un nuovo modello organizzativo di Rete Oncologica Regionale (ROR) che si pone come obiettivo una maggiore integrazione dell’attività ospedaliera per acuti e post-acuti con l’attività territoriale. Nel corso dell’ultimo decennio, la Regione ha sempre mantenuto un vasto programma di interventi regionali coerenti tanto con il Piano oncologico quanto con il Piano della Prevenzione nazionali, individuando, tra gli altri, il potenziamento di programmi rivolti al miglioramento dell’adesione agli screening oncologici ed il loro ampliamento a fasce d’età precedentemente più contenute. Nelle Marche sono infatti attivi tre percorsi di screening oncologici:
- screening per il tumore della mammella (interessa le donne dai 50 ai 69 anni mediante l’invito a eseguire una mammografia ogni due anni)
- screening per il tumore della cervice uterina (interessa le donne dai 25 ai 64 anni mediante l’invito a eseguire un pap-test ogni 3 anni)
- screening del tumore del colon-retto (interessa uomini e donne dai 50 ai 69 anni mediante l’invito a eseguire la ricerca del sangue occulto fecale (FIT) ogni 2 anni).
Negli ultimi quattro anni tali screening hanno progressivamente raggiunto attraverso un invito postale, il 100% della popolazione interessata per fascia d’età. Con specifico provvedimento, la DGR n. 1435/2023, è stato altresì approvato il Piano di potenziamento regionale delle Cure palliative in età adulta e pediatrica per il triennio 2023-2025 inserendovi al suo interno uno specifico paragrafo dedicato alle patologie oncologiche.
Attraverso l’aggiornamento della Rete Oncologica Regionale (ROREM), con la recente DGR 1442/2024 , la regione mira a garantire la presa in carico del paziente sul territorio marchigiano, migliorando lo standard di cura al fine di aumentare l’outcome dei pazienti (sopravvivenza), la profilazione genetica e la possibilità di accedere a terapie collegate ad alterazioni molecolari, che rappresentano una delle innovazioni più importanti in oncologia, sviluppando, coadiuvando e monitorando programmi di prevenzione primaria e secondaria. Vista la complessità nella presa in carico dei pazienti oncologici, che richiede interventi in vari ambiti come prevenzione, diagnosi e terapia, si è proposto un modello assistenziale caratterizzato da un approccio multidisciplinare che interconnetta operativamente diverse figure professionali, strutture e servizi sanitari e socio-sanitari, garantendo continuità e appropriatezza delle cure.
La Regione, in linea con il vigente PSSR ha altresì attivato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, il Centro Oncologico Ricerca delle Marche (C.O.R.M.), che rappresenta il riferimento per la diagnosi, la cura e la ricerca delle neoplasie oncologiche, per la Genetica Oncologica, per le Terapie Sperimentali e per i Tumori Rari. Inoltre con Decreto del Ministro della Salute 8 novembre 2021 sono stati definiti i criteri e le modalità per l'attuazione del Programma di prevenzione e monitoraggio del tumore polmonare (RISP), per il quale è stata individuata l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (DGR n. 396/2022).
Considerata la continua evoluzione della ricerca oncologica, si è resa necessaria, come specificato con Decreto del Ministero della Salute in data 30 maggio 2023, l’istituzione del Molecular Tumor Board (MTB) regionale che svolgerà un ruolo chiave garantendo un aggiornamento continuo delle indicazioni e dei requisiti metodologici/tecnologici e la discussione collegiale dei casi clinici riferiti a pazienti per la quale è stata accertata l’assenza di alternative terapeutiche autorizzate disponibili, al fine di proporre la strategia terapeutica personalizzata più adeguata sulla base dei farmaci attivi disponibili e dei test per la profilazione genomica Next Generation Sequencing (NGS) (DGR N. 1985/2023).
Referenti:
Domenico Lombardi Fortino - domenico.lombardi@regione.marche.it
Maria Grazia Ombrosi - mariagrazia.ombrosi@regione.marche.it
Silvia Pandolfi - silvia.pandolfi@regione.marche.it