AGGIORNAMENTO: la nuova vision Agenda della Trasformazione DIgitale delle Marche AdTDM 2021-2027 è stata recentemente approvata con DGR n. 972 del 2 agosto 2021. Consulta o scarica il documento strategico allegato AdTDM 2021-2017 in formato PDF.
La partecipazione ai programmi di finanziamento comunitario è uno degli strumenti essenziali per promuovere la competitività dell’economia regionale ed incrementare la coesione sociale, economica e territoriale. I finanziamenti destinati alle progettualità specificatamente dedicate agli enti locali del territorio costituiscono indubbiamente per questi una opportunità, non solo per acquisire risorse necessarie per l’attuazione di progetti fortemente innovativi, ma anche per la condivisione di migliori pratiche, per la messa in rete di strumenti e soluzioni, per la creazione di reti di collaborazione e partenariati stabili, anche in grado di operare oltre la durata dei progetti stessi.
Nell’ambito della programmazione regionale appare necessaria quindi una considerazione più appropriata delle istanze territoriali, e un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione degli enti locali del territorio nella realizzazione degli obiettivi di transizione digitale e di miglioramento nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – specie alla luce dei molteplici adempimenti derivanti dal Piano Triennale ICT PA, tanto quello vigente che quello 20-22 di prossima emanazione da AgID - e delle priorità riconnesse all’utilizzo dei fondi comunitari.
La stessa Agenda Digitale Marche (ADM), approvata con DGR n. 686 del 16/12/2013, è in fase di revisione parziale per tenere conto di una serie di fattori emersi successivamente, pur rimanendo validi i principi ispiratori della vision originaria.
E’ richiesta infatti una sua rivisitazione al fine di recepire quattro importanti linee di cambiamento che stanno determinando e determineranno, nel prossimo futuro, l’azione regionale in materia di Crescita Digitale, in sintesi:
- Un'intensificata azione di supporto allo sviluppo dell’economia digitale;
- Le recenti emergenze, dal Sisma 2016-2017 all'emergenza sanitaria covid-19 (passando per la riforma delle funzioni provinciali), che da tragedie (o nel caso delle Province - o di altre riforme amministrative - da rivoluzioni ad impatto importante) possono trasformarsi in occasioni di crescita, ripensamento e rinascita digitale;
- Sviluppare nuove sinergie per una Governance 4.0 inter-istituzionale e condivisa tra tutti i livelli di governo centrali e territoriali;
- Una "vision" tecnologica a prova di futuro, includendo nella sperimentazione le nuove tecnologie digitali "disruptive".
E ancora, il dispiegamento della banda ultra larga, delle reti di nuova generazione e delle infrastrutture ICT, il miglioramento dei servizi pubblici digitali - inclusi quelli sanitari - intorno ad un Polo strategico regionale integrato di erogazione, gli investimenti in ricerca e innovazione per la transizione al digitale delle PMI, l'inclusione nel mondo digitale e tutti gli aspetti correlati di formazione, informazione e sensibilizzazione per lo sviluppo delle competenze digitali, continuano ad orientare la bussola e gli obiettivi di azione dell’Agenda Digitale locale della Regione Marche.
Come definito dall’ADM, è evidente che le politiche di sviluppo orientate alle “smart communities” sono vincenti se hanno una diffusione omogenea sul territorio, ed in tale senso proprio un’azione sistemica di livello regionale è in grado di garantire la coesione delle diverse realtà, anche attraverso forme di partecipazione innovative, e la sostenibilità nel tempo delle soluzioni e delle progettualità. In particolare nel documento di visione strategica allegato, par. 3.1.3, in tema di governance e coinvolgimento del territorio, si definiscono una serie di attori esterni alla Regione Marche con cui avviare la costruzione dell’Agenda Digitale locale. Molti di essi sono già stati coinvolti nelle iniziative finora intraprese; solo per citarne alcuni: il sistema delle Università marchigiane ed il mondo della ricerca e le PA locali, intese come singoli enti, ma anche e soprattutto come loro organismi di rappresentanza collegiale o centri erogatori di servizi.
Sotto questo profilo può risultare opportuno affiancare agli enti territoriali, in particolare nell’ambito dell’innovazione digitale e dei servizi ICT, soggetti in grado di promuovere sul territorio informazione e conoscenza sulla programmazione regionale, di formare aggregazioni e partenariati, elaborare idee progettuali, curarne lo sviluppo in tutte le varie fasi dall’avvio alla rendicontazione. Si sta progettando a questo proposito un'indagine per la raccolta di manifestazioni di interesse al fine di individuare un soggetto pubblico aggregatore in grado di supportare la Regione nel porre in essere azioni di stimolo alla partecipazione degli stackeholders individuati nell’ADM, tenendo conto dei progetti strategici regionali e delle azioni di digitalizzazione da tempo avviate nel territorio, affinché da tale sinergia possano nascere nuove progettualità locali in grado di poggiare su “gambe” più solide, risultati già ottenuti ed obiettivi formalmente condivisi a partire dalle precedenti programmazioni.
A titolo non esaustivo si citano i progetti strategici approvati nell’ambito dell’Accordo Territoriale per la crescita digitale tra Agid, Agenzia per la Coesione Territoriale e Regione Marche (DGR n. 485 del 29 aprile 2019), tra cui:
- il progetto Meetpad (e l’idea di rafforzare, intorno ad esso, un centro di competenza regionale sulla gestione dei flussi documentali, della conservazione a norma, e dei processi amministrativi digitali);
- il progetto Elaastic per la razionalizzazione dei datacenter (DGR n. 1489 del 12 novembre 2018 che istituisce il Polo Strategico Regionale di erogazione dei servizi IaaS-PaaS-SaaS);
- i bandi a favore dei comuni per l’erogazione di servizi di smart government, la creazione di open data nell’ambito del progetto Marche Good PA, etc.