Ai sensi della normativa vigente la regione Marche esercita le attività di assistenza, indirizzo e consulenza, per favorire l'esercizio associato di funzioni e di servizi ed il corretto esercizio delle funzioni di interesse regionale e di quelle decentrate.
Le disciplina relativa alla consulenza giuridica deriva in particolare dal combinato disposto della L.R. Marche n. 7/2003 e delle DGR Marche n. 769/2006 e n. 100/2018.
La consulenza giuridica si svolge mediante atti di indirizzo interpretativo delle disposizioni di interesse regionale e con il rilascio di pareri scritti, o attraverso consultazioni finalizzate alla ricerca di possibili soluzioni a problemi operativi mediante richiesta di informazioni.
La consulenza mediante pareri si svolge senza riferimenti a casi specifici, esclusivamente attraverso l'interpretazione delle norme giuridiche, e senza procedere ad un autonomo accertamento delle situazioni di fatto, trattando la fattispecie così come delineata nei quesiti.
In particolare le richieste di parere:
- relativamente ai soggetti legittimati all’invio: ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge regionale n. 7/2003, possono essere presentate con quesiti firmati dai Sindaci, dai Presidenti delle Province, dagli Assessori comunali o provinciali, ovvero dai Presidenti dei Consigli comunali o provinciali, o dai Consiglieri, nella misura di almeno un quinto dei componenti dei rispettivi organi collegiali;
- relativamente al contenuto: ai sensi della DGR n. 796/2006, debbono contenere, in merito alla questione oggetto del quesito, l'orientamento del segretario dell'ente locale o comunque della struttura comunale competente.
- relativamente ai destinatari: in base alla delibera di Giunta regionale n. 100/2018, devono essere inoltrate ai Servizi regionali competenti per materia, i quali forniscono la richiesta consulenza avvalendosi, nei casi di particolare complessità, concernenti l'interpretazione delle norme, della collaborazione della struttura regionale competente in materia di attività istituzionali, legislative e legali, la quale, a sua volta, in presenza di questioni che rendano opportuna l'adozione di atti rivolti alla generalità degli enti locali, può predisporre specifici atti di indirizzo da sottoporre all'approvazione della Giunta regionale, ai sensi dell'art.28, lettera i), dello Statuto regionale.
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