venerdì 22 novembre 2024  12:29 

Si è svolto in Regione un incontro a cui hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi, e i rettori o loro delegati dei quattro Atenei marchigiani per discutere e confrontarsi su una delle tematiche di maggiore attualità: i cambiamenti climatici, con l’obiettivo di avviare un proficuo rapporto di collaborazione tra istituzioni pubbliche e mondo accademico per offrire, ciascuno per la propria parte, idee, strumenti, contributi, nei confronti di questo problema che riguarda l’intero pianeta.

Erano presenti, per l’Università di Macerata, il rettore, professor John Francis Mc Court;  per l’Università di Urbino, il rettore, professor Giorgio Calcagnini; per l’Università di Camerino, il prorettore vicario, professor Emanuele Tondi; per l’Università Politecnica delle Marche, in vece del rettore professor Gian Luca Gregori, il delegato professor Isidoro Nunzio.

“Sono sotto gli occhi di tutti – ha affermato l’assessore - gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici che ormai quasi quotidianamente colpiscono in particolare le regioni mediterranee. La Regione Marche si è molto impegnata e si sta ogni giorno occupando di questo tema, anche a livello europeo, attraverso il suo ruolo di vice presidenza del gruppo di lavoro per l’adattamento ai cambiamenti climatici all’interno della Conferenza delle Regioni marittime periferiche d’Europa”.

La Giunta regionale ha trasmesso pochi giorni fa all’approvazione del Consiglio regionale il “Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico”, il cosiddetto “Piano Clima”. “Quest’ultimo – ha proseguito Aguzzi - è una delle azioni individuate nella Strategia regionale di Sviluppo sostenibile ed affronta l’argomento dei cambiamenti climatici non solo sotto un aspetto tecnico-ambientale ma anche in termini di ricadute sociali ed economiche correlate. Pertanto, l’adattamento ai cambiamenti climatici coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita. Infatti, per la stesura sono stati direttamente partecipi quasi tutti i settori della Regione”.

La redazione del Piano ha visto la partecipazione diretta dell’Università Politecnica delle Marche che in raggruppamento temporaneo con CIMA ed Eurach research ha sviluppato la parte tecnico-scientifica di analisi dei cambiamenti già in atto e degli scenari futuri ipotizzabili.

“È vivo l’interesse e l’impegno dell’Università di Urbino sul tema dei cambiamenti climatici – ha detto il rettore Calcagnini - Sono stati promossi seminari e convegni sul tema dei cambiamenti climatici, potendo contare sulle importanti serie storiche dell’Osservatorio ‘Alessandro Serpieri’, con dati a partire dal 1850. Oggi siamo partner dell’Institute for Climate Change Solutions ed esiste già una convenzione tra Istituto e Regione Marche”.

Il rettore Mc Court, dell’Università di Macerata, ha spiegato come anche i settori non scientifici rivolgano la loro attenzione alle tematiche del clima: “Non parliamo solo di studi e ricerche sull’impatto in ambito economico ma si stanno aprendo approcci sul tema anche dal punto di vista della filosofia e delle lettere sull’aspetto della comunicazione. Questa attenzione la chiedono i nostri studenti che hanno sempre più viva l’attenzione sui possibili effetti di questo cambiamento epocale”.

Il prorettore vicario Tondi di UNICAM, ha sottolineato che “l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici richiedono un approccio multidisciplinare che sappia guardare sia a breve che a lungo termine. Tra le attività di UNICAM, quelle che interessano di più l’attuale quadro emergenziale vanno dallo studio del rischio idrogeologico alle riserve acquifere, dalla pianificazione urbana e territoriale alla sicurezza delle infrastrutture viarie, dalle dinamiche forestali e faunistiche dei territori alla sensoristica digitale per il monitoraggio ambientale, dal rilascio di inquinanti alla diffusione di infezioni. UNICAM offre corsi dedicati alla sostenibilità, è leader del consorzio REDI (REducing risks of natural DIsaster) ed è parte del consorzio KreativEU per la tutela dei beni culturali dai rischi naturali, mettendo le proprie competenze al servizio del territorio”.

“L’Università Politecnica delle Marche – ha fatto sapere rettore Gregori - è da decenni impegnata nelle tematiche ambientali e di sostenibilità sviluppando particolari competenze sul tema del cambiamento climatico, non solo attraverso corsi di laurea ma anche grazie al lavoro di ricerca e poi di divulgazione scientifica e trasferimento delle competenze verso il territorio. Oggi questo impegno sociale si sta ampliando e sta coinvolgendo in particolare Agraria, impegnata nello studio di nuovi approcci e nuove colture che meglio si adattino al clima che cambia, grazie a sistemi innovativi”.

I rettori delle Università marchigiane e l’assessore Aguzzi hanno concluso l’incontro impegnandosi ad avviare un lavoro congiunto per definire un documento di intesa su questi temi, attraverso il quale definire gli impegni di ciascuno, convinti che siano indispensabili le molteplici competenze e punti di vista del mondo universitario e delle istituzioni per affrontare le grandi sfide del futuro.