lunedì 15 luglio 2024  08:00 

 

La Commissione ha proposto un bilancio annuale dell'UE di 199,7 miliardi di euro per il 2025. Il bilancio sarà integrato da circa 72 miliardi di euro di erogazioni nell'ambito di NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà l'UE nel raggiungimento delle sue priorità politiche, integrando i cambiamenti concordati nella revisione di medio termine del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) del febbraio 2024.

Il progetto di bilancio 2025 indirizza i fondi là dove possono fare la maggiore differenza, in cooperazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell'UE e dei nostri partner in tutto il mondo, per rendere l'Europa più resiliente e pronta per il futuro, a beneficio dei cittadini e delle imprese dell'UE. Questo obiettivo sarà raggiunto promuovendo le transizioni verde e digitale, creando posti di lavoro e rafforzando l'autonomia strategica e il ruolo globale dell'Europa. Consentirà di sostenere le tecnologie critiche attraverso la Piattaforma Tecnologie Strategiche per l'Europa (STEP).

Il progetto di bilancio 2025 fornirà inoltre – in linea con la revisione di medio termine del QFP – un supporto continuativo per i rifugiati siriani in Turchia e nella regione circostante, per il Vicinato meridionale, inclusa la dimensione esterna della migrazione, così come per i Balcani occidentali. Fondamentale sarà il sostegno stabile e  all'Ucraina.

La Commissione propone di allocare i seguenti importi alle varie priorità dell'UE (in impegni):

53,8 miliardi di euro per la Politica Agricola Comune e 0,9 miliardi di euro per il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura, per gli agricoltori e i pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca e fornire le necessarie risorse per la gestione delle crisi.

49,2 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione, per supportare la coesione economica, sociale e territoriale, nonché le infrastrutture a sostegno della transizione verde e i progetti prioritari dell'Unione.

16,3 miliardi di euro per supportare i nostri partner e gli interessi nel mondo, tra cui 10,9 miliardi di euro nell'ambito dello Strumento di Vicinato, Sviluppo e Cooperazione Internazionale – Europa Globale (NDICI – Europa Globale), 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di Assistenza Pre-Adesione (IPA III) e 0,5 miliardi di euro per la Struttura di Crescita per i Balcani Occidentali, oltre a 1,9 miliardi di euro per gli aiuti umanitari (HUMA).

4,3 miliardi di euro in sovvenzioni nell'ambito del Meccanismo per l'Ucraina, integrati da 10,9 miliardi di euro in prestiti.

13,5 miliardi di euro per la ricerca e l'innovazione, di cui principalmente 12,7 miliardi di euro per Orizzonte Europa, il programma di punta dell'Unione per la ricerca. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell'European Chips Act nell'ambito di Orizzonte Europa e attraverso il riorientamento di altri programmi.

4,6 miliardi di euro per investimenti strategici europei, di cui, ad esempio, 2,8 miliardi di euro per il Meccanismo per Collegare l'Europa per migliorare le infrastrutture transfrontaliere, 1,1 miliardi di euro per il Programma Europa Digitale per plasmare il futuro digitale dell'Unione e 378 milioni di euro per InvestEU per priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).

2,1 miliardi di euro per le spese dedicate allo spazio, principalmente per il Programma Spaziale Europeo, che riunirà l'azione dell'Unione in questo campo strategico.

11,8 miliardi di euro per resilienza e valori, tra cui 5,2 miliardi di euro per i crescenti costi di indebitamento per NGEU, 4 miliardi di euro per Erasmus+ per creare opportunità di istruzione e mobilità per le persone, 352 milioni di euro per sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro per promuovere giustizia, diritti e valori.

2,4 miliardi di euro per l'ambiente e l'azione per il clima, principalmente 771 milioni di euro per il programma LIFE per sostenere la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici e 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una Transizione Giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.

2,7 miliardi di euro per la protezione delle nostre frontiere, principalmente 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell'UE) per l'Agenzia Europea della Guardia di Frontiera e Costiera (Frontex).

2,1 miliardi di euro per le spese relative alla migrazione all'interno dell'UE, principalmente 1,9 miliardi di euro per sostenere i migranti e i richiedenti asilo in linea con i nostri valori e priorità.

1,8 miliardi di euro per affrontare le sfide della difesa, principalmente 1,4 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell'ambito del Fondo Europeo per la Difesa (EDF) e 244,5 milioni di euro per supportare la Mobilità Militare.

977 milioni di euro per garantire il funzionamento del Mercato Unico, di cui 613 milioni di euro per il Programma Mercato Unico e 205 milioni di euro per il lavoro su antifrode, tassazione e dogane.

583 milioni di euro per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, oltre a 203 milioni di euro per il Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione (rescEU) per poter fornire assistenza operativa rapida in caso di crisi.

784 milioni di euro per la sicurezza, di cui 334 milioni di euro per il Fondo Sicurezza Interna (ISF), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, il crimine organizzato e la criminalità informatica.

196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell'ambito del nuovo Programma di Connettività Sicura dell'Unione.

Il progetto di bilancio per il 2025 fa parte del bilancio a lungo termine dell'Unione, adottato alla fine del 2020 e modificato nel febbraio 2024, inclusi successivi aggiustamenti tecnici, e mira a trasformare le sue priorità in concreti risultati annuali.

Il bilancio annuale per il 2025 dovrà essere formalmente adottato dall'Autorità di Bilancio entro la fine dell'anno.

 

Photo credits: Commissione europea