“Vorremmo garanzie di correttezza e legittimità riguardo all’operazione messa in atto dal gruppo Fedrigoni”: così l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi riguardo alla notizia della concessione di licenza d’uso del marchio Fabriano al distributore internazionale Jacob Jurgensen da parte di Fedrigoni Group per produrre e distribuire in Europa carta per fotocopie Copy1 e Copy2 prodotte fino a dicembre nello stabilimento di Fabriano.
“Ho immediatamente contattato la dirigenza chiedendo di anticipare l'incontro già previsto per il 27 marzo – dichiara Aguzzi – e informerò della situazione il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per valutare se necessario riaprire la trattativa a livello nazionale”.
Una situazione per cui “rimango molto stupito e amareggiato - aggiunge - è una crisi nata in modo dirompente con l'annuncio della chiusura della società Giano che produceva la carta Fabriano a cui sono seguiti una serie di incontri convocati dalla Regione Marche e a livello ministeriale. Alla disponibilità del Ministero di portare avanti un percorso di cassa integrazione è seguito l’impegno da parte della Fedrigoni di reimpiegare la maggior parte dei dipendenti. Crisi motivata fortemente, da parte della Fedrigoni, dal fatto che non c'era più un mercato sostenibile di richiesta di quel tipo di carta Fabriano per fotocopie e non potendo più sostenere quel tipo di attività avrebbero rafforzato altre attività sul nostro territorio.
Effettivamente questo sta avvenendo, infatti avevamo convocato la società Fedrigoni e le parti sindacali per il 27 marzo proprio per valutare l'andamento delle ricollocazioni, del Piano industriale che avevano portato avanti e per capire se veniva rispettato il percorso che a livello ministeriale era stato suggellato da un accordo.
Meraviglia molto l’operazione di ripresa dell'attività di produzione di carta Fabriano tramite una società tedesca motivata da una richiesta della clientela, e quindi del mercato, mentre inizialmente Fedrigoni affermava non esserci più per sostenere quella stessa produzione.
Aggrava la situazione il fatto che, per mantenere quel tipo di clientela, abbiano bisogno di utilizzare il marchio Fabriano, che è un marchio storico di questa produzione di carta realizzato attraverso la nostra professionalità tutta marchigiana. Quel marchio verrebbe utilizzato da una ditta tedesca per coprire una produzione che dovrebbe andare a soddisfare quella famosa clientela che prima Fedrigoni aveva detto di non avere più. Si tratta di un’operazione commerciale che pone delle questioni di fondo sulla legittimità anche rispetto all’uso di un marchio che ha un evidente riferimento territoriale”.