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25/05/2022

ADRIATICA IONICA RACE 2022, LE MARCHE OSPITERANNO LE DUE TAPPE CONCLUSIVE. ACQUAROLI, CASTELLI, LATINI: “LO SPORT PER PROMUOVERE IL TERRITORIO”. MORENO ARGENTIN: “MARCHE VOCATE AL CICLISMO”

Una tappa contraddistinta dal “muro” della Gradina (tra Camerano e Poggio di Ancona), da ripetere due volte, e un’altra “per ruote veloci”, con doppio circuito cittadino finale. Le Marche ospiteranno le due frazioni conclusive della gara ciclistica professionistica Adriatica Ionica Race 2022, in programma dal 4 all’8 giugno. Saranno 826,5 i chilometri da percorrere, attraverso un intreccio di passaggi tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Cinque tappe altamente spettacolari che metteranno in mostra le bellezze paesaggistiche delle quattro regioni. I corridori transiteranno dal mare, alla collina, alla montagna, partendo da Tarvisio per finire negli elegantissimi spazi urbani di Ascoli Piceno. Organizzatore è l’ex ciclista Moreno Argentin: “Le Marche sono una regione che mi ha dato ciclisticamente molto e conservo sempre dei bellissimi ricordi. A Senigallia ho perso la Maglia Rosa, ma ho vinto sul Conero e tante tappe della Tirreno-Adriatico”. Il 7 giugno si correrà la “Fano – Riviera del Conero”, con arrivo a Sirolo, di 164,5km e l’8 giugno la “Castelraimondo – Ascoli Piceno” di 152,3 km. Le due tappe sono state presentate in Regione, alla presenza del presidente Francesco Acquaroli. “Crediamo tanto nello sport come strumento di promozione del nostro territorio e il ciclismo, in questa fase dell’anno, con luci e colori unici, riesce a valorizzare le bellezze paesaggistiche in maniera incredibile – ha detto Acquaroli - Siamo convinti che lo sport possa essere non solo uno strumento di promozione, ma anche di scoperta. La nostra è una realtà fatta di piccole dimensioni che da sole, difficilmente, riescono a ritagliarsi uno spazio. Con lo sport, invece, è possibile raggiungere una massa di persone e un circuito mediatico altrimenti irraggiungibili”. L’assessore Guido Castelli ha ricordato come la Regione, da tempo, abbia sviluppato il progetto “Marche Outdoor che vuole esaltare il naturale connubio fra gli amanti della bicicletta e le nostre colline, il nostro mare, le nostre bellezze. Siamo di fronte a una scelta sistemica che passa anche dalle grandi competizioni internazionali. Il ciclismo è uno strumento per superare la soglia dei 10 milioni di turisti perché ha tanti appassionati e praticanti. L’Adriatica Ionica Race è anche un'occasione per invitare tour operator di settore per moltiplicare l’attenzione dei ciclisti di tutta Europa sulle nostre Marche”. L’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini ha ricordato come la manifestazione, dopo la Tirreno-Adriatico e il Girò d’Italia, sia “il terzo evento internazionale ciclistico che mette in risalto la nostra regione. Attraverso lo sport riusciamo a valorizzare le nostre bellezze attraendo un grande turismo appassionato di ciclismo. E gli altri settori economici beneficiano di questa visibilità offerta dal ciclismo”. Il consigliere regionale Renzo Marinelli (ex sindaco di Castelraimondo), ha evidenziato come il ciclismo stia “portando grande attenzione nei nostri territori. Aiuta a conoscere realtà piccole, altrimenti non godibili”. Maria Lina Vitturini, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Marche, ha anticipato che “le due tappe parleranno al femminile. D’intesa con la Regione e gli organizzatori, vedranno all’arrivo 30 donne (20 del settore amatoriale e 10 professioniste) vestite con maglie rosa e slogan contro la discriminazione e la violenza contro le donne. Sempre più donne si avvicinano al mondo dello sport, anche a quelli considerati più adatti alla sfera maschile. C’è ancora molto da lavorare: con termine ciclistico diciamo che la via è in salita, dura, piena di ostacoli e curve”. Moreno Argentin si è poi addentrato nei contenuti della manifestazione: “Siamo al quarto anno. Dopo l’Emilia-Romagna nel 2021, le Marche saranno le protagoniste assolute di questa edizione. È un progetto sportivo e di comunicazione territoriale che, come ricorda il nome, vogliamo portare fino allo Ionio. Le Marche sono una regione centrale indispensabile per arrivare a questo obiettivo. Sono una regione vocata al ciclismo. Si sta sempre più atterzando per ospitare il turismo slow che va a scoprire luoghi sconosciuti anche dell’entroterra. La Adriatico Ionica Race cade tra il Giro d’Italia e il Tour de France, all’interno di un calendario affollato dalla concorrenza internazionale, con gare che hanno alle spalle una storicità pluridecennale, come il Giro di Svizzera. Siamo giovani, ma cerchiamo di farci largo migliorando la qualità dell’evento”. Le immagini televisive della manifestazione saranno trasmesse in Italia da RaiSport ed Eurosport (in streaming sulla piattaforma PMG Sport). Attraverso i canali Eurosport e GCN saranno visibili in tutti i Continenti, in particolare: Europa, Asia, Area del Pacifico, Cina, Nuova Zelanda, India sub-continentale, America Latina e Centrale.